Archivio mensile:agosto 2012

Padre Groeschel: “Gli abusi sessuali del clero? Colpa degli adolescenti”

Questa volta la “sparata” viene dagli Usa.

In una recente intervista al National Catholic Register, Padre Benedetto Groeschel, dell’ordine tradizionalista dei Frati Francescani del Rinnovamento, ha detto – così come riporta The Huffington Post – che gli adolescenti – in alcuni casi di abusi sessuali – agiscono da seduttori nei confronti dei sacerdoti.

Sono passati circa dieci anni da quanto un’indagine condotta dal The Boston Globe sugli abusi sessuali nel clero ha portato alla luce uno scandalo scioccante che ha scosso le fondamenta della Chiesa cattolica negli Stati Uniti e in tutto il mondo.

Sebbene siano passati dieci anni le ferite dello scandalo degli abusi sessuali nel clero non si sono completamente rimarginate e proprio per questo i recenti commenti di Padre Groeschel sembrano ancora più sconcertanti.

In un’intervista al National Catholic Register postata questa settimana, è stato chiesto a Groeschel del suo lavoro con l’ordine tradizionalista dei Frati Francescani del Rinnovamento, un ordine che padre Benedetto ha fondato 25 anni fa. L’intervista ha preso una piega interessante, tuttavia, quando il direttore del National Catholic Register ha chiesto al religioso 78enne del suo lavoro con i responsabili di abusi sessuali.

Groeschel ha detto: «Le persone hanno nella loro mente l’immagine di uno psicopatico ma non è questo il caso. Supponiamo di avere un uomo che ha un esaurimento nervoso, e un ragazzo gli rivolge le sue attenzioni: in molti casi il ragazzo – di 14, 16, 18 anni – è il seduttore»..

Continua a leggere

Pubblicità

È morto il Cardinale Martini: l’uomo del dialogo

A 85 anni si è spento il Card. Carlo Maria Martini: voce progressista della Chiesa Cattolica, figura di cardinale aperto all’ecumenismo, al dialogo e alle nuove istanze sociali ed interlocutore amabile anche per i non-credenti.

Di seguito alcuni interventi del card. Martini su alcuni temi cari ai laici come sessualità, hiv, unioni civili, eutanasia, fecondazione eterologa, ricerca sulle cellule staminali embrionali, omosessualità, adozione per i single, aborto.

Continua a leggere

Aibi: adozione anche da parte dei single. Primo passo per le adozioni omosessuali

Questa volta il grido d’allarme viene ospitato addirittura da Avvenire, il giornale dei vescovi italiani.
L’istituto dell’adozione sarebbe in crisi: secondo l’Aibi, l’Associazione Amici dei Bambini, si è passati dalle 6.000 richieste di idoneità da parte delle coppie nel 2006 alle 3.000 del 2011.

Secondo il Presidente di Aibi Marco Griffini «di questo passo nel 2018 chiuderemo le adozioni».
I problemi dell’adozione internazionale sono molti: un iter lungo, pieno di ostacoli e, in alcuni passaggi, davvero difficile.

Per questi motivi Aibi ha presentato una proposta di riforma della legge 184/1983 sull’adozione internazionale.

Continua a leggere

Bagnasco: “Famiglia poco considerata”. Ma cosa fa la Cei per la famiglia italiana?

Celebrando la messa presso il Santuario genovese della Madonna della Guardia, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, è tornato ad affrontare il tema della crisi e del ruolo della famiglia.
Il presidente dei vescovi italiani ha rilevato come «la vita della gente» sia «segnata in modo preoccupante, e sente che il momento è decisivo», perché «dalla sua soluzione dipende anche la tenuta sociale». Per questo motivo per Bagnasco «la Chiesa fa appello alla responsabilità dell’intera società nelle sue articolazioni, istituzioni, mondo politico e della finanza, del lavoro e delle sue rappresentanze, perché prevalga il bene generale su qualunque altro interesse».
Per Bagnasco «la gente non perdonerà a nessuno la poca considerazione verso la famiglia così come la conosciamo: questa è l’Italia. La famiglia… oltre a essere il grembo della vita nella sua inviolabilità, si rivela ancora una volta come il affidabile della coesione sociale, baluardo educativo dei giovani, vincolo di solidarietà tra generazioni. Anche per questo merita di essere molto di più considerata sul piano culturale, e sostenuta sul piano politico ed economico», così che «non sia umiliata e non deperisca».
Per Bagnasco «in questo contesto difficile, anche la Chiesa fa la sua parte con responsabilità e impegno. La fitta rete di solidarietà di parrocchie, centri di ascolto, associazioni, movimenti e gruppi, mense e dispensari, iniziative educative e culturali, campi e gruppi estivi, dove i genitori chiedono di portare i propri figli mentre sono al lavoro esprimono che Dio è Amore e che la Chiesa è madre».
È interessante analizzare in che modo la Chiesa “fa la sua parte”.

La Chiesa contro la diagnosi degli embrioni difende la vita”?

Interviene la Corte Europea dei Diritti Umani ed il mondo cattolico comincia a scalpitare.
Questi i fatti. Due coniugi italiani – Rosetta Costa e Walter Pagan – essendo affetti da una malattia genetica (la fibrosi cistica) volevano ricorrere alla fecondazione artificiale (pur non essendo sterili) e selezionare gli embrioni scartando quelli non sani (ossia affetti da fibrosi cistica).In questo modo avrebbero garantito al loro figlio di nascere totalmente sano (scusate se è poco): questa possibilità è vietata dalla (brutta) legge 40/2004.
I coniugi si sono rivolti alla Corte Europea dei Diritti Umani che ha giudicato “incoerente” la legge italiana perché da un lato proibisce di accedere alla diagnosi preimpianto degli embrioni mentre – allo stesso modo – permette l’aborto terapeutico in caso il feto sia affetto da fibrosi cistica.
Ovviamente Avvenire non ha tardato a far sentire la propria voce con vari articoli.
Con un intervento dal titol “Nuovo affondo eugenetico della Corte dei diritti dell’uomo” richiamandosi al pensiero – decisamente contrario nei confronti dell’eugenetica – del filosofo Jürgen Habermas.

Continua a leggere

Eni: l’inserzionista “benedetto” (ma inquinante) de L’Osservatore Romano

L’Osservatore Romano è certamente il giornale più autorevole del mondo cattolico: fondato nel 1861 viene diffuso in 129 paesi del mondo in sette lingue.
È il giornale ufficiale della Città del Vaticano e su internet è facilmente leggerlo gratuitamente in formato pdf.
Viene venduto al prezzo di 1 € ed all’interno non ci sono spazi pubblicitari ad eccezione di uno spazio in fondo all’ultima pagina a disposizione di Eni con testimonial il simpatico attore lucano Rocco Papaleo: per la compagnia energetica italiana è ovviamente un’ottima vetrina.
Eni era stata anche tra gli sponsor ufficiali del VII Incontro mondiale delle famiglie tenutosi a Milano dal 1 al 3 giugno alla presenza di papa Benedetto XVI.

Si penserebbe che la Santa Sede – ammettendo Eni come inserzionista unico del proprio quotidiano ufficiale – abbia vagliato l’attività dell’azienda a 360°.
Sebbene nell’area sponsor del sito del VII Incontro mondiale delle famiglie si legge che «la sua azione è orientata alla valorizzazione delle persone, a contribuire allo sviluppo e al benessere delle comunità nelle quali opera, a rispettare l’ambiente, a investire nell’innovazione tecnologica, a perseguire l’efficienza energetica e a mitigare i rischi del cambiamento climatico», il giudizio di Amnesty International sull’azienda italiana è un po’ diverso.

Continua a leggere

Le amicizie ambigue (e “riparatorie”) su facebook dei politici cattolici

Il web ha aiutato a ridurre il divario tra cittadini e politici e molti parlamentari ormai hanno i loro siti, le loro pagine facebook ed i loro account twitter (che spesso sono gestiti non direttamente dai politici ma dalle loro segreterie).

In questo modo i cittadini possono rivolgersi direttamente ai membri del Parlamento ed interagire on line.

Un politico aperto ad interagire online sarà disposto ad avere tra i propri “amici” di Facebook anche persone di cui ignora effettivamente l’identità o l’attività.

Questo è il caso degli onorevoli Rocco Buttiglione e Paola Binetti dell’Udc e Carlo Giovanardi del Pdl che – tra i loro amici di facebook – annoverano tale “Adamo Creato”.

È opportuno fare un passo indietro. “Adamo Creato” è un sedicente ex-gay (nome di fantasia) nato nel blog cattolico fanatico Uccr.
Nel blog Uccr doveva raccontare la sua storia di ragazzo “uscito dall’omosessualità” ed è intervenuto quattro volte nel blog per poi scomparire.
La sua poco credibile storia era riuscita a meritarsi anche l’attenzione de Il Fatto Quotidiano che gli aveva dedicato un articolo.

Ovviamente si tratta palesemente di un prodotto costruito a tavolino considerato che questo personaggio – nei vari articoli scritti su Uccr – affrontava vari argomenti con nozioni (sbagliate) di genetica, psicologia, neurobiologia, storia dei diritti civili, religione, medicina, storia del diritto americano e politologia: molto difficile che tutto questo possa provenire da una sola persona.

Lo strumento per “uscire” dall’omosessualità – per Adamo Creato – sono le “teorie riparative” di Joseph Nicolosi: teorie sconfessate dall’Apa (American Psychological Association) e dalla comunità scientifica internazionale dopo ponderati studi.

Continua a leggere

Il vittimismo sentimentale dei nostri quotidiani nel caso Armstrong

La notizia della radiazione di Armstrong e della privazione dei suoi sette Tour de France è stata una notizia che – seppur non improvvisa – ha sconvolto il mondo del ciclismo e del giornalismo sportivo italiano.
I nostri giornalisti ovviamente hanno commentato la notizia ma spesso facendo esercizio di “vittimismo” tranne un ottimo articolo di Federico Danesi su Libero che ben descrive la situazione.

Il Fatto Quotidiano interviene con Lorenzo Vendemiale scrivendo: «Ma se davvero l’Usada dovesse riscrivere l’Albo d’oro della Grande Boucle, sarebbe come cancellare dieci anni di storia dello sport: distruggere il mito del grande eroe in grado di sconfiggere il cancro e la forza di gravità delle montagne; dire a milioni di tifosi che era tutto falso. L’ennesimo inganno, l’ennesima delusione per uno sport che ha sofferto tanto negli ultimi anni. Comunque vada, oggi è un giorno triste per il mondo del ciclismo».
Purtroppo i dieci anni di ciclismo erano stati già cancellati durante gli anni di Armstrong: un corridore su cui c’erano troppi sospetti di doping. Armstrong poteva essere considerato un mito per aver sconfitto il cancro ma – per chi soffre di questa malattia – potrà restare sempre un mito: resta pur sempre un corridore che ha sconfitto la malattia ed è tornato alle corse.
Per il resto i milioni di tifosi – quelli veri – già sapevano che era tutto falso: la notizia dell’Usada è solo la celebrazione della verità.

Continua a leggere

Armstrong radiato a vita dalla Usada: chiarezza su Madonna di Campiglio

Alla fine è stata fatta chiarezza: l’Usada (Agenzia antidoping Usa) ha radiato a vita dall’attività agonistica il ciclista Lance Armstrong (ora attivo nel mountain-biking e nel thriatlon) privandolo dei sette Tour de France.
L’Usada ha le prove che il sangue del corridore americano era contaminato da eritropoietina (più comunemente detta Epo), testosterone, corticosteroidi ed autotrasfusioni.
Alle considerazioni dell’Usada si sono aggiunte quelle della Wada, l’Agenzia mondiale antidoping. Il Presidente della Wada John Fahey ha detto: «Armstrong aveva il diritto di contestare le accuse e ha scelto di non farlo. Il rifiuto significa che le accuse hanno consistenza. In base alle regole, ora possono essere imposte le sanzioni del caso».
Il corridore americano era sempre stato al centro di sospetti legati al doping me – anche per essersi ripreso da una forma tumorale ai testicoli – era stato spesso “santificato”.
Nel 2004 il libro L.A Confidential: Les secrets de Lance Armstrong lo accusa di fare uso di Epo. L’anno dopo l’Equipe gli chiede di permettere che i campioni di sangue del ’99 ancora disponibili siano nuovamente controllati: Lance si rifiuta.

Continua a leggere

Il blog non secolarizzato Pontifex ignora le sentenze ed anche i re

Il famoso blog Pontifex offre un articolo dal titolo “Emanuele Filiberto e i gay: ennesima prova del valore negativo del termine“.
Questi sono i fatti. In Francia è stato pubblicato un libro di storia particolare – Dictionnaire des Chefs d’Etat homosexuels ou bisexuels – che elenca i capi di stato omosessuali o bisessuali. In questo libro viene incluso anche il “Re di maggio” Umberto II, nonno dell’attuale Emanuele Filiberto e monarca del nostro Paese per il brevissimo periodo di 36 giorni, dal 9 maggio al 18 giugno del 1946. Con la vittoria della Repubblica al referendum del 2 giugno 1946 ed in base alle XIII disposizione transitoria della Costituzione, Umberto II esiliò in Portogallo.
Ci sono sempre state delle voci riguardo la presunta bisessualità di Umberto II ed anche nella recente fiction Rai Maria José – L’ultima regina sulla moglie di Umberto II, la regina Maria José del Belgio, ci sono degli accenni a riguardo. Nel libro pubblicato in Francia si parla di una presunta relazione tra Umberto II ed il regista Luchino Visconti.
L’inserimento del nonno Umberto II tra i capi di stato omosessuali o bisessuali non è piaciuto al nipote Emanuele Filiberto che ha dichiarato guerra a Béziers H&O, l’editore del volume di prossima ristampa in Francia e nei paesi francofoni.

Continua a leggere

Ennesima “uccretina” cattolica: obesi e calvi discriminati più degli omosessuali

Il blog cristiano-cattolico uccrociato di Uccr (serbatoio di molte stupidaggini cattoliche presenti in rete) offre un interessante articolo dal titolo Il giovane gay ammette: «nessun attacco omofobo, mi sono fatto male da solo»“.

Questi i fatti riportati nell’articolo. Il giovane omosessuale americano Joseph Baken aveva detto di essere stato vittima di un’aggressione a sfondo omosessuale: pochi giorni dopo il giovane ha ammesso di essersi fatto male da solo rendendosi colpevole – per i nostri uccrociati – «di aver perpetrato una truffa».
La truffa in questo caso c’entra come i cavoli a merenda: per il nostro codice penale la truffa avviene quando una persona «con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno».
In questo caso si può parlare al massimo di “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico” ossia quando un privato «attesta falsamente al pubblico ufficiale, in un atto pubblico, fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità».

Continua a leggere

Comunione e Liberazione e coppie gay: poche idee e molto confuse….

Come il Giro d’Italia a maggio, Miss Italia a settembre ed il Festival di Sanremo a febbraio, ad agosto non può mancare (come le zanzare) il meeting dei cattolici di Comunione e Liberazione e la solita sfilata di prelati e politici.
La giornalista di Repubblica Giulia Foschi è andata a chiedere cosa i ciellini ne pensano delle coppie gay e del matrimonio omosessuale.
Certamente chiedere ad un ciellino cosa ne pensa dell’omosessualità è come andare a chiedere ai tifosi della Juve cosa ne pensino dell’Inter e viceversa ma è sorprendente la qualità delle risposte ricevute.

Un ciellino afferma che le coppie gay sono “un male per l’umanità”. Ad essere obiettivi le coppie gay esistono dalla notte dei tempi e non mi sembra che abbiano creati – in questi “pochi” millenni – tanti sfaceli. Invece il sistema di potere creato dal ciellino Formigoni su cui sta indagando la magistratura, forse non sarà un “male per l’umanità” ma di sicuro sarà un male per il nostro Paese.
Un altro ciellino afferma che sono “un rischio per l’avanzamento della specie”.
Se si considera che l’omosessualità è presente – come detto – dalla notte dei tempi e l’umanità ora è più numerosa (forse troppo) che mai, forse questo rischio non è molto fondato. Inoltre allo stesso modo si potrebbe obiettare che se – in una situazione veramente ipotetica – tutti gli uomini e le donne decidessero di diventare preti e suore, l’umanità sarebbe destinata all’estinzione.

Continua a leggere

Quelli che ben pensano…..

Davanti al classico cattolico medio benpensante che è contro il divorzio (perché sa di poter ricorrere alla Sacra Rota), contro gli omosessuali (perché sono contro natura), contro la legalizzazione delle droghe leggere (ma magari si fa di eroina con gli amici), contro gli ambientalisti (così può sfoggiare il suo Suv), contro l’aborto (perché tanto sa che se capitasse a lui farebbe ricorso a qualche clinica privata), contro la sinistra (perché odia i comunisti!!), che difende la Chiesa cattolica a spada tratta (perché difende le tradizioni), contro gli immigrati (ma poi li assume in nero nella fabrichetta) mi viene in mente il brano Quelli che benpensano di Frankie HI-NRG MC (all’anagrafe – per ironia della sorte – Francesco Di Gesù).

Continua a leggere

Coppie di fatto “vip” con benedizione divina….

Alla fine Michele Placido ha detto “si” sposando a Cisternino (BR) la sua compagna Federica Vincenti con la quale aveva una relazione da circa dieci anni.
Spesso si sente parlare – soprattutto da parte di ambienti cattolici e conservatori – della “famiglia tradizionale” (come la famiglia del “Mulino Bianco”) ma forse il matrimonio di Michele Placido rappresenta bene la situazione della famiglia di oggi.
Per l’attore-regista è stato il secondo matrimonio. Sino al 1994 era sposato con l’attrice Simonetta Stefanelli da cui ha avuto nel 1976 Violante (famosa attrice), nel 1989 Michelangelo e nel 1991 Brenno (attore emergente).
Nel 1988 ha avuto un figlio, Inigo, nato da una relazione extraconiugale con Virginie Alexandre mentre dall’attuale moglie ha già avuto il figlio Gabriele nato nel 2006.
Placido – 66 anni – si è sposato con la sua compagna Federica Vincenti che di anni ne ha 29 e che è più giovane della prima figlia di Placido – Violante – che di anni ne ha 36.
Michele Placido e Federica Vincenti vivevano da dieci anni una relazione di fatto da cui era nato nel 2006 un bambino.
Ad assistere al matrimonio del famoso attore c’era il leader cattolico dell’Udc Pierferdinando Casini con la seconda moglie Azzurra Caltagirone dalla quale ha avuto il primo figlio nel 2004 pur sposandola civilmente (strano che un politico cattolico si sposi con rito civile) solo nel 2007: dal primo matrimonio Casini ha avuto altre due figlie mentre – dopo aver sposato la sua compagna Azzurra Caltagirone – ebbe un altro figlio nel 2008.
Continua a leggere

Happy Birthday John “Deaky” Deacon

Buon 61° compleanno a John Deacon. Uno dei più grandi bassisti della storia del rock, l’autore di hits intramontabili come Misfire, You’re My Best Friend, You and I, Spread Your Wings, Who Needs You, In Only Seven Days, If You Can’t Beat Them, Another One Bites the Dust, Need Your Loving Tonight, Back Chat, Cool Cat, I Want to Break Free, One Year of Love, Pain Is So Close to Pleasure, Friends Will Be Friends, Party, My Baby Does Me, You Don’t Fool Me, The Miracle, Rain Must Fall, My Life Has Been Saved.
Era l’anima pacata e sensibile dei Queen e la persona che più ha sofferto per la morte di Freddie Mercury: dopo la sua morte non toccò più il basso.
Buon compleanno Deakie assieme a tua moglie ed ai tuoi sei figli: we miss you!

Questo è una chicca realizzata da Deakie come solista assieme ai The Immortals: No Turning Back!

Altri grandi successi di John
Continua a leggere

Pussy Riot condannate a due anni: la posizione del mondo cattolico

È noto che il gruppo punk-rock delle Pussy Riot è stato condannato a due anni di reclusione per teppismo motivato da religioso.
Questi sono i fatti. Un gruppo di sei donne incappucciate si è introdotto – senza che ci fosse nessuna funzione religiosa – nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca intonando questi versi:
«Madre di Dio, Vergine, caccia via Putin! caccia Putin, caccia Putin! Sottana nera, spalline dorate. Tutti i parrocchiani strisciano inchinandosi. Il fantasma della libertà è nel cielo. Gli omosessuali vengono mandati in Siberia in catene. Il capo del Kgb è il più santo dei santi. Manda chi protesta in prigione. Per non addolorare il santo dei santi le donne devono partorire e amare. Spazzatura, spazzatura, spazzatura del Signore. Spazzatura, spazzatura, spazzatura del Signore. Madre di Dio, Vergine, diventa femminista. Diventa femminista, diventa femminista. Inni in chiesa per leader marci, una crociata di nere limousine. Il prete viene oggi nella tua scuola. Vai in classe, portagli il denaro. Il Patriarca crede in Putin. Quel cane dovrebbe piuttosto credere in Dio. La cintura della Vergine Maria non impedisce le manifestazioni. La Vergine Maria è con noi manifestanti. Madre di Dio, Vergine, caccia via Putin. Caccia via Putin! caccia via Putin!»

L’esibizione è durata poco più di un minuto prima che i dipendenti della Chiesa riuscissero a far terminare la protesta: di seguito il video della performance delle artiste.

Continua a leggere

Tempi ed il “vizio della sobrietà”

Sul sito di Comunione e Liberazione Tempi.it si può leggere un interessante articolo dal titolo “Quando la sobrietà diventa vanità e la politica è fatta dai giornalisti” sull’esibizione della morigeratazza da parte dei politici di oggi.

Per l’autore «quando i potenti dimostrano tutta la loro impotenza, allora è il tempo della sobrietà. La sobrietà è una bestia grama, è un po’ come la virtù dell’umiltà, quando dici che ce l’hai la perdi». Di sicuro in un periodo di grande crisi come ora il minimo che un politico debba fare è mostrarsi sobrio ma non è detto che i politici la esercitino in ogni caso: anche Berlusconi era alla guida di un governo impotente ma non ha mai fatto sfoggio di sobrietà.

Per il giornalista di Tempi «i giornali hanno deciso che la sobrietà non esiste se non è contemporaneamente un esempio. La sobrietà va ostentata, esattamente come si faceva con la ricchezza. E con ciò stesso siamo riusciti a vanificarla, a imparentarla con la vanità: il potente che si vantava ostentando ricchezza oggi manifesta la sua potenza ostentando sobrietà. L’ostentazione ha bisogno dei suoi cantori, e i giornalisti si prestano volentieri alla bisogna. Se il capo di Stato della quarta potenza mondiale ha a sua disposizione un aereo e decide di non usarlo per recarsi dalla residenza parigina a quella balneare, sobrietà per sobrietà è bene far sapere a tutti che monsieur François Hollande e la sua compagna per spostarsi hanno preso il treno».
Bisogna dire che la vita privata dei politici (e non solo) è passata spesso al vaglio da parte dei media. Negli Usa (soprattutto da Reagan in poi) questo fenomeno ha assunto un fenomeno così importante che anche il sociologia è stato introdotto il termine di “personal issues” per identificare le questioni attinenti al privato dei politici.
Anche la vecchia Europa ha imparato a conoscere questo fenomeno: il primo esempio di rilievo è stata la principessa Lady Diana il cui rapporto con gli organi di informazione è ben descritto nel libro “La principessa nel paese dei mass media” del sociologo Paolo Mancini.

Continua a leggere

Avvenire e le “verità nascoste” delle famiglie gay

Il giornale dei vescovi italiani Avvenire pubblica un articolo – a firma di Antonella Mariani – dal titolo «”Famiglie” gay, troppe verità nascoste» sulla storia di Dawn Stefanowicz, autrice del libro autobiografico “Fuori dal buio, la mia vita con un padre gay” in cui racconta la sua adolescenza tra gli anni sessanta e settanta negli Stati Uniti.

La donna sarebbe vissuta all’interno di una famiglia eterosessuale con una madre passiva ed un padre omosessuale dedito a relazioni con altri uomini «nascondendo dietro un matrimonio falso e infelice la sua omosessualità praticata con zelo».

Questo padre – secondo il racconto dell’autrice del libro – «spesso portava a casa gli amici e si intratteneva con loro in salotto, incurante dei figli che sentivano tutto – e talvolta vedevano – dal piano di sopra, pieni di vergogna».

A prima vista potrebbe sembrare – anche leggendo il titolo dell’articolo – un’accusa contro le famiglie omosessuali e l’adozione da parte di coppie omosessuali infatti – su Avvenire – si legge che «fuori dagli impacci del politicamente corretto, quello che vuole dire Dawn è che vivere con un genitore omosessuale, così come è accaduto a lei, può distruggere la psiche di un bambino» e che l’autrice del libro «non fa mistero di nutrire dubbi sulle legislazioni che consentono i matrimoni gay e, soprattutto, le adozioni agli omosessuali».

Certamente quella di Dawn è una testimonianza ma di testimonianze di abusi – purtroppo – ne esistono molte anche – come insegnano le recenti cronache – anche da parte di molti preti.

Continua a leggere

Bagnasco e Paglia a favore dei vescovi francesi contro il matrimonio gay

L’iniziativa dell’arcivescovo di Parigi André Vingt-Trois, di mandare a tutte le diocesi una preghiera contro i matrimoni gay e le adozioni omoparentali da recitare il giorno di Ferragosto, ha fatto molto discutere in Francia.

Questa iniziativa si è risolta in un flop –  così come riporta Le Mondema Bagnasco ha condiviso ed esultato per il gesto voluto dal suo collega transalpino.

Dalle pagine di Avvenire, Bagnasco ha affermato che «In Italia il valore (della famiglia, ndr) è lo stesso, perché quando un valore è universale vale per ogni situazione. Quindi auspichiamo, anche noi, che sia mantenuta ferma questa base, questa cellula fondativa della società che garantisce non soltanto la vita (delle nuove generazioni) ma un educazione completa e solidale delle nuove generazioni».
Se Bagnasco – riferendosi alla famiglia – pensa alla famiglia fondata sul matrimonio, dovrebbe considerare che – come rileva l’Istat nella ricerca “Il matrimonio in Italia: un’istituzione in mutamento” attualmente il 15% dei bambini nasce fuori dal matrimonio: quasi il doppio rispetto a dieci anni fa.

Continua a leggere

Avvenire e la proposta del politico russo di considerare l’aborto come omicidio

Nel caldo dell’afa ferragostana, il giornale dei vescovi italiani Avvenire offre un breve articolo dal titolo (apparentemente innocuo) “Russia, politico propone la cittadinanza per i bimbi non ancora nati”.
Questo è il breve testo dell’articolo: «Il deputato di Pietroburgo Vitaly Milonov ha proposto di conferire lo status di cittadini ai bimbi in grembo. “Propongo di iniziare dalle fondamenta e considerare ogni essere umano come tale in ogni stadio della sua vita, in particolare nello stadio prenatale”, ha detto il deputato a una emittente radiofonica.
Secondo il politico, l’aborto in quest’ottica va combattuto ufficialmente come “omicidio”. Milonov ha promesso di presentare una bozza di legge al Parlamento russo per emendare la Costituzione e considerare un bambino non nato – dal momento del suo concepimento o per lo meno da quando il suo cuore inizia a battere – come un cittadino. In Russia l’aborto è consentito entro le 12 settimane di gravidanza, fatta eccezione per i casi in cui la donna sia vittima di stupro o la sua salute in pericolo».
Giusto per la cronaca, Vitaly Milonov è colui che ha bollato come “puttana” la popstar Madonna, ha definito pervertiti gli omosessuali ed autore della legge contro la “promozione dell’omosessualità”.

Continua a leggere

Libero “accusa” Il Fatto Quotidiano di aver chiesto degli sgravi fiscali

Gli uccrociati devono essere un po’ in crisi di argomenti.
Nonostante in questi giorni non manchino gli argomenti di cui poter parlare riguardanti la Chiesa (dal rinvio a giudizio dei “corvi” in Vaticano all’annuncio di Hollande di voler introdurre il matrimonio omosessuale in Francia entro il 2013), gli uccrociati pubblicano una uccretinata dal titolo L’ipocrisia de “Il Fatto Quotidiano”: chiesto il primo finanziamento pubblico riesumando un articolo di Libero del 7 luglio riguardante un presunto (e infondato) finanziamento pubblico a Il Fatto Quotidiano.

Questi i fatti. Il giornale di Marco Travaglio ed Antonio Padellaro avrebbe richiesto l’accesso ad uno sgravio fiscale del 10% sulla carta acquistata ed utilizzata in base alla legge 220/2010.
Questo è stato il pretesto – da parte di Libero, Tempi e più recentemente per i cattolici fanatici uccrociati – di accusare Il Fatto Quotidiano di ricevere finanziamenti pubblici in contrapposizione alla scritta sotto la testata che afferma il contrario. È opportuno fare un po’ di chiarezza.

Continua a leggere

Camorra e processioni religiose, quando la Chiesa si inginocchia ai clan

Lettere dei boss dal carcere, padrini accolti dalla folla in festa, processioni sacre gestite dai clan locali: in Campania sono tantissime le feste religiose sono ‘patrocinate’ dalla camorra. Uno strumento in mano ai malavitosi per arricchirsi, creare consenso e fare sfoggio del proprio potere. Con la benedizione della chiesa, che troppo spesso preferisce non intervenire e sorvolare.

Cattolici Uccr: “non serve legalizzare le unioni gay”. L’opinione della Consulta.

Il blog uccrociato ci delizia con un’altro articolo dal titolo Nuovo studio: matrimoni gay più instabili e probabili al divorzio.

Il succo dell’articolo è molto semplice: le coppie omosessuali divorzierebbero più facilmente e quindi c’è il dubbio se varrebbe la pena regolamentare delle unioni che sono destinate a fallire. L’ipotesi non è da buttar via e vale la pena di essere approfondita.

Gli uccrociati riportano la notizia che – dopo l’approvazione del matrimonio omosessuale da parte dello stato di New York «gli impiegati nel business dei matrimoni della Grande Mela si sono lamentati per il flop rispetto alle aspettative». Gli uccrociati hanno spesso dato segnali tangibili di avere qualche problema di lettura e di analisi e credo che i sintomi stiano diventando sempre più preoccupanti.
Prima di tutto – tra i motivi per cui introdurre il matrimonio omosessuale – certamente non rientra la soddisfazione economica degli operatori nel settore dei matrimoni: i risvolti economici dell’introduzione dei matrimoni omosessuali – seppur da considerare – sono secondari ed ininfluenti.
Inoltre – aprendo il link di Agenza Radicale (strano che gli uccrociati condividano una notizia dei Radicali) a cui si riferisce Uccr – si legge qualcosa di diverso: si legge che «non è chiaro, infatti, quanti abbiano beneficiato dell’apertura newyorkese in parte perché le coppie che si sposano non sono tenute a specificare il proprio sesso» (mi sembra un po’ strano che non si debba specificare il sesso).
Sebbene Agenzia Radicale affermi che non sia facile sapere quante coppie abbiano beneficiato dell’apertura dello Stato di New York, secondo Ansa (che forse è un po’ più affidabile di Agenzia Radicale) in un anno sono state concesse 8.200 licenze matrimoniali omosessuali con un impatto economico di 259 milioni di dollari e lo stesso sindaco Michael Bloomberg ha affermato che «la parità nel matrimonio ci ha reso un città piu’ aperta e libera, e ci ha aiutato a creare posti di lavoro».
Francamente è molto strano che gli uccrociati condividano una notizia dei Radicali (per cui ovviamente non hanno molta simpatia) che presenta in maniera negativa gli effetti economici dell’introduzione del matrimonio omosessuale mentre ignorano la più accreditata Ansa che invece offre – con le stesse parole del sindaco Bloomberg – dei risvolti positivi anche dal punto di vista economico ed occupazionale.

Continua a leggere

Trovato un assegno di 100.000 € negli appartamenti del maggiordomo del papa

Lo Stato della Città del Vaticano ha pubblicato la requisitoria del promotore di giustizia Nicola Piccardi e la sentenza di rinvio a giudizio nei confronti di Paolo Gabriele, il maggiordomo del Papa accusato di furto aggravato.
Ancora è presto per sapere come procederà il processo però è già possibile esprimere alcune riflessioni.
Nella requisitoria si legge che – durante la perquisizione negli appartamenti di Paolo Gabriele – è stato trovato un assegno bancario di 100.000,00 euro intestato a Santidad Papa Benedicto XVI, datato 26 marzo 2012, proveniente dall’Universitad Catolica San Antonio di Guadalupe ed una pepita d’oro indirizzata al papa dal signor Guido del Castillo, direttore dell’ARU di Lima (Perù). Il maggiordomo del Papa si sarebbe limitato a dichiarare che «nella degenerazione del mio disordine è potuto capitare anche questo».

A prescindere da quelle che sono le responsabilità di Paolo Gabriele si resta sbigottiti dalla gestione vaticana di importanti somme di denaro.

Continua a leggere

Contributi per l’editoria: un finanziamento di 140.000.000 €

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”: così recita l’art. 21 della Costituzione.

Questo diritto – per il 2010 – secondo gli elenchi del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio è costato  ai contribuenti italiani la somma totale di 140.323.183,55 €: un finanziamento pubblico di cui se ne giovano giornali spesso sconosciuti e radio di partito.

Scorrendo l’elenco Contributi per quotidiani editi da cooperative di giornalisti si scopre che i sussidi sono stati ricevuti – tra gli altri –  da quotidiani come Il Manifesto (3.248.513,90 €), il Romanista (999.293,07 €) ossia il quotidiano dei tifosi della Roma e da Verità per lo Sport (1.498.356,45 €). Gli altri quotidiani che compongono questo elenco sono principalmente quotidiani locali: i sussidi erogati solo per questo elenco arrivano all’importo totale di 33.631.334,99 €.

Aprendo l’elenco Contributi per quotidiani editi da imprese editrici la cui maggioranza del capitale sia detenuta da cooperative, fondazioni o enti morali si scopre che Avvenire (il quotidiano dei vescovi italiani) riceve un finanziamento record di 5.092.265,03 € mentre ItaliaOggi – il quotidiano giuridico edito da Class Editori che pubblica anche la rivista Capital – riceve un sussidio di 4.565.479 €. Il totale – considerando anche altri quotidiani – per questo elenco è di 32.562.208,80 €.

Continua a leggere

Bagnasco: “politici cattolici indispensabili al Paese”. Per cosa?

«È sempre doveroso che, nella vita pubblica, i cattolici siano sempre più numerosi e ben formati, come da tempo esorta il Santo Padre Benedetto XVI e i Vescovi italiani»: questo è stato l’augurio del Presidente della Cei e arcivescovo di Genova, cardinale Bagnasco durante l’omelia celebrata nella Cattedrale del capoluogo ligure.

Stupisce che il capo dei vescovi italiani si auguri solamente che i politici cattolici siano sempre più numerosi e più formati mentre non si augura affatto che siano semplicemente sempre più onesti: forse il Capo dei Vescovi italiani non è al corrente di quanto sta succedendo a Comunione e Liberazione ed al Presidente ciellino della Regione Lombardia Roberto Formigoni?

Bagnasco si augura che i politici siano sempre più numerosi in Italia ma forse dimentica che non esiste paese europeo che abbia avuto tanti capi di governo cattolici come l’Italia. Dall’8 maggio 1948 con il Governo De Gasperi della prima legislatura fino al Governo Berlusconi IV rimasto in carica fino al 16 novembre 2011, su 57 governi in 63 anni, 48 avevano come premier un cattolico e solo 9 un laico: 2 volte Spadolini, 2 Craxi, 2 Amato, 2 D’Alema, 1 Ciampi, che peraltro si dichiara cattolico. In 63 anni l’Italia è stata governata per 53 anni e mezzo da un cattolico e per 9 anni e mezzo da un laico. Dal 16 novembre 2011 è Presidente del Consiglio il cattolico Mario Monti che guida un esecutivo in cui ci sono molti esponenti del mondo cattolico (Ornaghi, Riccardi, Passera, Balduzzi).

Continua a leggere

Lo Stato italiano firma le intese con Mormoni, Ortodossi e Apostolici

La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato in via definitiva i disegni di legge riguardanti le intese tra Stato Italiano e la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni (più noti come Mormoni), la Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e la Chiesa Apostolica Italiana.

Per approvare l’intesa con queste confessioni non è stato necessario il passaggio in aula ma sono state approvate direttamente in Commissione.

Perciò anche gli Ortodossi e gli Apostolici potranno accedere all’8 per mille mentre i Mormoni hanno rinunciato: oltre alla Chiesa cattolica, le altre confessioni che accedono all’8 per mille sono i Valdesi, gli Avventisti del settimo giorno, i Pentecostali, gli Ebrei ed i Luterani.

Il Parlamento ancora non ha approvato le intese con la Congregazione cristiana dei testimoni di Geova, l’Unione Buddista italiana e l’Unione Induista Italiana che quindi sono ancora esclusi dai fondi dell’8 per mille.

Continua a leggere

Studio Gallup: 23% di Italiani lontani dalla religione

Il prestigioso istituto americano di ricerca Gallup ha ripetuto – a distanza di sette anni – lo studio Global Index of Religion and Atheism sulla religiosità in cinquantasette nazioni del mondo intervistando più di 50.000 individui. L’istituto di ricerca Doxa si è occupato di realizzare la ricerca per lo specifico della situazione italiana.

La domanda posta al campione è stata: “Indipendentemente dal fatto di frequentare un luogo di culto o no, ti consideri una persona religiosa, una persona non-religiosa o un ateo convinto?”.
Le risposte erano: “Sono una persona religiosa”, “Non sono una persona religiosa”, “Sono un ateo convinto” e “Non so”.

L’Italia si pone tra i paesi più religiosi: infatti il 73% dei rispondenti al sondaggio affermano di essere tali. Sebbene nel resto del mondo questa percentuale sia diminuita del 9% rispetto al 2005, in Italia è aumentata dell’1%.

Continua a leggere

Grazie due volte Alex Schwazer!

In Italia è partito il gioco al massacro nei confronti di Alex Schwazer: “colpevole” addirittura di aver assunto una sostanza proibita al di fuori delle competizioni sportive. Ovviamente – in questa Italia moralista – la causa di tutti i mali è questo ragazzo di ventotto anni che ha commesso un errore.

Quelli che si indignano tanto nei confronti di Schwazer (un ragazzo che ha onorato l’Italia con un oro olimpico) sono capaci di indignarsi ugualmente per i tanti mafiosi, bancarottieri, truffatori, politicanti venduti, imprenditori disonesti, lobbisti, funzionari corrotti, evasori fiscali, fascisti che hanno ridotto l’Italia sul lastrico?

Perché ci indignamo tanto per un ragazzo che ha sbagliato e ci ha reso – per qualche secondo – orgogliosi di essere Italiani ma non ci indignamo per le tante persone che – giorno dopo giorno – ci fanno vergognare di questa Italia?

Tutti dovremmo essere doppiamente grati ad Alex Schwazer. Dobbiamo ringraziarlo una volta per averci regalato un oro olimpico e doppiamo ringraziarlo una seconda volta per aver avuto il coraggio di ammettere il suo sbaglio e la sua debolezza chiedendo scusa a tutti: un’attività – quest’ultima – più che rara in Italia.

Continua a leggere

8 per mille: la protesta dei consumatori

L’Aduc (Associazione per i diritti degli utenti ed i consumatori) ha presentato un esposto all’Autorità garante della concorrenza e del mercato per pubblicità ingannevole in Tv e sul web della campagna di pubblicità sociale “chiedilo a loro” per la destinazione dell’8 per mille alla Chiesa cattolica.
Questo il comunicato di Aduc: «Gli spot dell’8 per mille alla Chiesa Cattolica, che sono stati diffusi sui canali televisivi nei mesi scorsi e che ancora sono massicciamente presenti sul web, non la raccontano giusta. Nei messaggi pubblicitari si parla di aiuti ai più bisognosi, di denaro destinato a opere di beneficenza, insomma dell’utile e pia azione della Chiesa cattolica. Sembra che tutti i proventi dell’8 per mille siano destinati a scopi benefici. Non è così! E non lo diciamo noi ma lo ammette la Cei nella sua rendicontazione annuale relativa al così detto 8 per mille. Su circa un miliardo e mezzo di euro solamente il 22 % è destinato a “interventi caritativi”. Ed il resto? E’ usato per esigenze di culto, sostentamento del clero, Sacra rota, ecc. Tutto lecito, per carità. Ma uno spot realizzato per chiedere il sostegno delle persone non dovrebbe dire la verità? Oppure bisogna far credere che i soldi dei contribuenti vadano in beneficenza quando nemmeno un quarto delle devoluzioni prendono quella strada? Il cittadino non è tenuto a sapere a che cosa viene destinata la sua scelta? Le stesse domande le abbiamo rivolte all’Antitrust, con una denuncia per pubblicità ingannevole contro la Cei, affinché valuti la correttezza o meno degli spot sull’8 per mille».
In effetti negli spot della campagna 2012 si parla di preti che aiutano terremotati, di aiuti a giovani, prostitute, anziani, drogati ed a bambini di aree disagiate.
Questi sono gli spot della campagna 2012.

Continua a leggere

Diritti e rovesci sull’omofobia: le contraddizioni della Chiesa

I giornali purtroppo spesso ci regalano notizie di omosessuali aggrediti: segno che la strada dei diritti civili è ancora lunga.

In materia di diritti degli omosessuali il primo intervento da parte dell’Europa è stata la Raccomandazione 924 relativa alla discriminazione nei confronti degli omosessuali del 16 dicembre 1981 in cui – con un atto non vincolante – si  invitavano gli stati membri ad adottare provvedimenti per porre fine alle discriminazioni degli omosessuali.
Ovviamente i tempi non erano ancora maturi per parlare di unioni civili o matrimonio omosessuale ma si invitava ad abolire leggi penali contro i rapporti omosessuali, a distruggere eventuali schedature degli omosessuali da parte della Polizia, ad assicurare equità di diritti nel pubblico impiego e nella retribuzione.

Con la Risoluzione 13 marzo 1984 il Parlamento dell’allora CEE poneva l’attenzione esplicitamente sulle discriminazioni verso gli omosessuali nei luoghi di lavoro.

Fra il 1986 e il 1990 il Parlamento europeo è intervenuto più volte ribadendo la necessità – da parte degli Stati membri – di adottare legislazioni antidiscriminatorie che tenessero conto anche della discriminazione fondata sull’orientamento sessuale (risoluzioni D’Ancona 11 giugno 1986, Parodi 26 maggio 1989, Buron 22 novembre 1989, Ford 23 luglio 1990).

Continua a leggere

Matrimonio gay: un percorso giuridico lungo vent’anni.

Nell’ambito del riconoscimento dei diritti per le coppie omosessuali attualmente – tra i ventisette Stati membri dell’Unione europea – sedici prevedono il riconoscimento delle unioni civili, sei prevedono il matrimonio ed otto prevedono l’adozione.

Tra gli stati a non avere ancora legiferato in materia di coppie omosessuali (unioni civili, matrimonio o adozione) l’Italia è assieme a Bulgaria, Cipro, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia.

Ovviamente – in materia di riconoscimento giuridico delle unioni omosessuale – hanno avuto molta importanza le varie convenzioni, raccomandazioni, risoluzioni e sentenze dell’Unione Europea ed anche – nel caso delle sentenze – dei nostri giudici.

Dal 1990 è entrata lentamente in vigore negli stati membri la Convenzione di Schengen del 1985 che prevede la libera circolazione di merci e persone all’interno dei trenta paesi dell’area Schengen. La Convenzione di Schengen è molto importante – seppur indirettamente – anche in materia di riconoscimento del matrimonio omosessuale. Infatti un extracomunitario potrebbe – ad esempio – contrarre matrimonio omosessuale in Spagna con un cittadino comunitario. In virtù del matrimonio contratto potrebbe ottenere il permesso di soggiorno in Spagna che permetterebbe – considerata la Convenzione di Schengen – di circolare e soggiornare in tutti i paesi aderenti alla Convenzione (ivi compresi quelli in cui non è possibile il matrimonio omosessuale). Perciò – in un’Europa profondamente cambiata nel corso degli anni ed in cui è possibile viaggiare e soggiornare liberamente – si pone il problema di uniformare gli istituti giuridici sulle coppie omosessuali.

Continua a leggere