Archivi giornalieri: agosto 25, 2012

Le amicizie ambigue (e “riparatorie”) su facebook dei politici cattolici

Il web ha aiutato a ridurre il divario tra cittadini e politici e molti parlamentari ormai hanno i loro siti, le loro pagine facebook ed i loro account twitter (che spesso sono gestiti non direttamente dai politici ma dalle loro segreterie).

In questo modo i cittadini possono rivolgersi direttamente ai membri del Parlamento ed interagire on line.

Un politico aperto ad interagire online sarà disposto ad avere tra i propri “amici” di Facebook anche persone di cui ignora effettivamente l’identità o l’attività.

Questo è il caso degli onorevoli Rocco Buttiglione e Paola Binetti dell’Udc e Carlo Giovanardi del Pdl che – tra i loro amici di facebook – annoverano tale “Adamo Creato”.

È opportuno fare un passo indietro. “Adamo Creato” è un sedicente ex-gay (nome di fantasia) nato nel blog cattolico fanatico Uccr.
Nel blog Uccr doveva raccontare la sua storia di ragazzo “uscito dall’omosessualità” ed è intervenuto quattro volte nel blog per poi scomparire.
La sua poco credibile storia era riuscita a meritarsi anche l’attenzione de Il Fatto Quotidiano che gli aveva dedicato un articolo.

Ovviamente si tratta palesemente di un prodotto costruito a tavolino considerato che questo personaggio – nei vari articoli scritti su Uccr – affrontava vari argomenti con nozioni (sbagliate) di genetica, psicologia, neurobiologia, storia dei diritti civili, religione, medicina, storia del diritto americano e politologia: molto difficile che tutto questo possa provenire da una sola persona.

Lo strumento per “uscire” dall’omosessualità – per Adamo Creato – sono le “teorie riparative” di Joseph Nicolosi: teorie sconfessate dall’Apa (American Psychological Association) e dalla comunità scientifica internazionale dopo ponderati studi.

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Il vittimismo sentimentale dei nostri quotidiani nel caso Armstrong

La notizia della radiazione di Armstrong e della privazione dei suoi sette Tour de France è stata una notizia che – seppur non improvvisa – ha sconvolto il mondo del ciclismo e del giornalismo sportivo italiano.
I nostri giornalisti ovviamente hanno commentato la notizia ma spesso facendo esercizio di “vittimismo” tranne un ottimo articolo di Federico Danesi su Libero che ben descrive la situazione.

Il Fatto Quotidiano interviene con Lorenzo Vendemiale scrivendo: «Ma se davvero l’Usada dovesse riscrivere l’Albo d’oro della Grande Boucle, sarebbe come cancellare dieci anni di storia dello sport: distruggere il mito del grande eroe in grado di sconfiggere il cancro e la forza di gravità delle montagne; dire a milioni di tifosi che era tutto falso. L’ennesimo inganno, l’ennesima delusione per uno sport che ha sofferto tanto negli ultimi anni. Comunque vada, oggi è un giorno triste per il mondo del ciclismo».
Purtroppo i dieci anni di ciclismo erano stati già cancellati durante gli anni di Armstrong: un corridore su cui c’erano troppi sospetti di doping. Armstrong poteva essere considerato un mito per aver sconfitto il cancro ma – per chi soffre di questa malattia – potrà restare sempre un mito: resta pur sempre un corridore che ha sconfitto la malattia ed è tornato alle corse.
Per il resto i milioni di tifosi – quelli veri – già sapevano che era tutto falso: la notizia dell’Usada è solo la celebrazione della verità.

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