Aibi: adozione anche da parte dei single. Primo passo per le adozioni omosessuali

Questa volta il grido d’allarme viene ospitato addirittura da Avvenire, il giornale dei vescovi italiani.
L’istituto dell’adozione sarebbe in crisi: secondo l’Aibi, l’Associazione Amici dei Bambini, si è passati dalle 6.000 richieste di idoneità da parte delle coppie nel 2006 alle 3.000 del 2011.

Secondo il Presidente di Aibi Marco Griffini «di questo passo nel 2018 chiuderemo le adozioni».
I problemi dell’adozione internazionale sono molti: un iter lungo, pieno di ostacoli e, in alcuni passaggi, davvero difficile.

Per questi motivi Aibi ha presentato una proposta di riforma della legge 184/1983 sull’adozione internazionale.

Aibi propone di riconoscere la kafala (paragonabile per alcuni versi al nostro affido) come affidamento preadottivo per permettere ai minori orfani originari di paesi con legge coranica, dove non viene pronunciata l’adozione, di diventare figli legittimi.

Tra i punti della proposta c’è inoltre la possibilità da parte dei single di adottare i cosiddetti minori con “bisogni speciali” (ossia – secondo la definizione della Conferenza de L’Aja – minori con problemi di salute o handicap, gruppi di fratelli, minori di età superiore ai sette anni).

Attualmente in Italia i single non possono adottare. La Corte di Cassazione – con la sentenza 3572 del 14 febbraio 2011 – aveva aperto alle adozioni da parte dei single sottolineando che «il legislatore nazionale ben potrebbe provvedere, nel concorso di particolari circostanze, ad un ampliamento dell’ambito di ammissibilità dell’adozione di minore da parte di una singola persona anche con gli effetti dell’adozione legittimante».

Davanti a questa sentenza si erano levate le perplessità del Vaticano. Per il cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, «in linea generale, la priorità è il bene del bambino, che esige un padre e una madre».

Dal 2008 giace in Senato un disegno di legge – elaborato in collaborazione con l’Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) – presentato dai senatori del Partito Democratico Poretti, Marinaro, Chiaromonte e Perduca e dal senatore dell’IdV Pardi che permetterebbe l’adozione anche da parte dei single.

A distanza di appena un anno e di fronte alla non rosea situazione delle adozioni internazionali, lo stesso giornale dei vescovi italiani ospita un intervento favorevole all’adozione da parte dei single sebbene solo per minori con “bisogni speciali”.

Ovviamente – nel caso in cui fosse adottata la proposta di legge di Aibi – sarebbe un primo passo verso l’adozione da parte di coppie omosessuali.
Infatti facilmente si potrebbe porre il caso che sia un omosessuale ad adottare un minore con “bisogni speciali”. Questo omosessuale potrebbe – successivamente o allo stesso tempo – avviare una relazione di fatto con una persona dello stesso sesso e quindi il minore – sempre di fatto – sarebbe allevato da una coppia omosessuale.
Per questo motivo è sempre più necessario – soprattutto nel caso in cui sia prevista l’adozione da parte di single – che il Parlamento adotti una serie legge riguardante le coppie di fatto dello stesso sesso.

 

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