Archivi giornalieri: settembre 11, 2012

Coalition for Marriage e le “disastrose conseguenze” del matrimonio omosessuale nel Regno Unito

Il giornale conservatore britannico The Daily Telegraph dà notizia della pubblicazione di un report sulle conseguenze legali dell’introduzione del matrimonio omosessuale nel Regno Unito secondo il progetto di David Cameron: in Italia la notizia è stata ripresa da Tempi.it.

Il report è stato preparato da Aidan O’Neill ed è stato commissionato dalla Coalition for Marriage: un’associazione che si oppone ad ogni ridefinizione della “famiglia tradizionale”.

Leggendo il report sembrerebbe che le conseguenze siano “disastrose”: le scuole potrebbero licenziare chi si oppone ad usare libri scolastici che promuovano il matrimonio omosessuale, i genitori non potrebbero ritirare i propri figli dalle scuole qualora ci fossero lezioni sul matrimonio gay, sacerdoti e vicari potrebbero essere denunciati qualora si rifiutassero di celebrare un matrimonio di una coppia dello stesso sesso.
Riguardo quest’ultimo punto, Sharon James – rappresentante della Coalition for Marriage – è del parere che nonostante le promesse governative di proteggere le confessioni che decidessero di non celebrare matrimoni per coppie dello stesso sesso, tali promesse sarebbero senza nessun significato: infatti una coppia potrebbe appellarsi alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Quindi James non solo prevede che una coppia omosessuale potrebbe rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell’uomo ma sembra prevedere anche quale sarebbe la sentenza dello stesso tribunale. Quindi – sempre secondo quanto scritto nel report – sarebbe preferibile che le chiese smettessero di celebrare anche i matrimoni eterosessuali.

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Il ritorno dei Pet Shop Boys: Elysium

Il duo inglese dei Pet Shop Boys formato da Neil Tennant e Chris Lowesono ritornati con l’undicesimo album (pubblicato ieri) Elysium.
Registrato nel corso dell’anno, l’album segna una specie di ritorno alle sonorità soft del duo (lontanamente paragonabili a quelle di Behaviour).
Se il posse avesse un paradiso, un “Elysium” – una vita dopo la morte per i suoi eroi – i Pet Shop Boys sicuramente meriterebbero un posto. Il loro undicesimo album è un ascolto particolare, però. La metà di esso si rifà al capolavoro riflessivi degli anni ’90, Behaviour, con canzoni che parlano di invecchiamento (Invisible) e la fuga (Breathing Space) esercitando struggenti strappi. Leaving è ancora meglio, un poema epico sulla morte e “sul contesto che fornisce”.
L’altra metà dell’album, invece, si sente amaro e irriverente. In Ego Music, Neil Tennant critica celebrità giovani attraverso un classico nel rap (“Mi vedo come un edificio”), prima che un coro stupido (“io, io, io, io”) affondi l’intero sforzo.

Bullismo nelle scuole: una professoressa condannata a 15 giorni di carcere per aver punito un allievo

La scuola sta lentamente riaprendo in questi giorni ma da Palermo arriva una sentenza che lascia perplessi.
Nel 2007 in una scuola media, due ragazzi impediscono ad un loro compagno di entrare in bagno schernendolo: «Tu non puoi entrare qui! Sei una femminuccia! Sei gay!».
L’apprezzata professoressa di lettere Giuseppina Valido interviene ed invita i due ragazzi a scusarsi: uno presenta le proprie scuse mentre l’altro si rifiuta.
Al rifiuto del ragazzo, la professoressa lo punisce invitandolo a scrivere per cento volte sul quaderno la frase «Sono deficiente». Il ragazzo esegue scrivendo «deficente» senza la «i»: segno che qualche deficienza grammaticale – oltre che di senso civico – c’era proprio.
Tornato a casa, racconta l’accaduto ai genitori che – invece di rimproverarlo e punirlo – decidono di denunciare la solerte insegnante.
In primo grado viene assolta ma la sentenza viene ribaltata in appello e confermata dalla Cassazione condannandola a quindici giorni di carcere per «abuso dei mezzi di correzione».
Secondo la sesta sezione penale della Cassazione gli insegnanti non possono rispondere con metodi prepotenti ad atteggiamenti di “bullismo” perché «finiscono per rafforzare il convincimento che i rapporti relazionali (scolastici o sociali) sono decisi dai rapporti di forza o di potere».

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Per monsignor Ravasi l’esenzione Imu è una “mitologia da sfatare”: cosa ne penseranno i funzionari UE?

La questione del pagamento continua a creare molte discussioni: di recente la notizia che gli immobili di proprietà della Conferenza episcopale italiana e degli enti, residenti in Italia, che fanno capo al Vaticano, possano essere esentati anche per il 2013 dal pagamento della tassa.
A riguardo su Avvenire (il giornale dei vescovi italiani) viene riportato il pensiero di monsignor Ravasi, presidente del Pontificio collegio per la cultura.
Per Monsignor Ravasi la citazione evangelica «date a Cesare quel che è di Cesare ed a Dio quel che è di Dio» è «un buon principio» perché «Cristo dimostra in quell’occasione di pagare le tasse che è invece un problema che tocca tutti dal punto di vista etico».
Inoltre per monsignor Ravasi quello di un presunto privilegio della Chiesa è «una mitologia» che a suo giudizio «bisogna sfatare» proprio perché – secondo quanto si legge su Avvenire«il non pagamento dell’Imu ha permesso alla Chiesa di sostenere servizi e attività sociali che altrimenti dovrebbero essere garantiti e sostenuti economicamente dallo Stato».
Forse monsignor Ravasi dovrebbe essere specificare cosa intende per “non pagamento dell’Imu alla Chiesa”.
Se si riferisce alle varie struttture legate al mondo laico o religioso in cui viene svolta un’attività sociale (dormitori, mense, etc) non c’è nessuna “mitologia da sfatare”: nessuno penserebbe mai che debbano pagare l’Imu.

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