A Roma ha preso il via l’81esima assemblea generale dell’Interpol con la presenza di 170 delegazioni da oltre cento Paesi.
Nel suo intervento il capo della polizia di Stato Antonio Manganelli si è soffermato sui rapporti tra violenza ed ideologia.
«Spesso le forme di violenza hanno un fondamento ideologico che si basa sulla politica, sull’identità, sulla religione». Perciò per Manganelli a volte la motivazione del fatto criminale risiede «nella religione che sottende a quella espressione di aggressività».
Tale aggressività «altro non è che la libera espressione delle idee e del credo religioso» anche se «le idee ed il credo religioso non si possono esprimere in forme di aggressività» e quindi bisogna riflettere su «come si può conciliare il nostro credo religioso, l’espressione delle nostre idee con quello che facciamo».
Archivi giornalieri: novembre 6, 2012
Tempi: «Azienda Usa condannata dal governo a pagare multa milionaria». “Tempi” di cercare meglio le notizie?
«Se la Hobby Lobby non paga aborto e condom ai dipendenti, la multa è di oltre un milione di dollari»: così titola Tempi in un articolo a firma di Benedetta Frigerio sul caso di Hobby Lobby, un’azienda americana nella vendità di prodotti di bricolage che, come scrive Benedetta Frigerio, «dovrà pagare una multa di 1 milione e 300 dollari al giorno qualora si rifiutasse di non pagare l’aborto e la contraccezione ai propri dipendenti».
Secondo Tempi «la multa giornaliera stabilita dal governo la priverebbe di più di 474 milioni di dollari all’anno»: per fortuna la realtà è un po’ diversa.
Secondo quanto riportato anche dal The Washington Post, The Huffinton Post e dall’agenzia internazionale di stampa Associated Press, la grande catena della distribuzione di prodotti per il fai da te si è rifiutata di pagare l’assicurazione sanitaria prevista dalla riforma Obama ma l’obiezione non riguarda i condom (che ovviamente non sono coperti dalle assicurazioni sanitarie né tantomeno devono essere pagati dalle aziende) ma la pillola del giorno dopo.
Inoltre né il giudice Joe Heaton che ha in carico il caso né tantomeno il governo – che di certo non ha questo potere – hanno mai stabilito una multa giornaliera.