A ottobre il Consiglio di Stato aveva respinto il regolamento che avrebbe dovuto stabilire le nuove modalità di pagamento dell’imposta per gli immobili religiosi ad uso commerciale: i giudici avevano bocciato il provvedimento perché elencava le casistiche in cui sarebbe scattata l’esenzione dell’Imu rendendo – di fatto – nulla l’applicazione del tributo. Per questo motivo non era possibile usare un semplice regolamento di attuazione ma è necessario un altro decreto avente forza di legge.
Il governo ha varato un nuovo decreto ed un nuovo regolamento che – pur estendendo l’area di esenzione dell’Imu – è formalmente valido.
Il Consiglio di Stato lo ha quindi approvato nella forma ma lo ha giudicato insoddisfacente rispetto ai parametri europei.
Proprio ieri il governo dichiarava che la disposizione è «in linea con gli orientamenti più volte espressi dal governo e con le richieste dell’Unione europea»: oggi il Consiglio di Stato ha smentito Palazzo Chigi.
Il punto sono i requisiti per definire gli immobili come non commerciali e quindi non assoggettabili all’Imu. Secondo Palazzo Spada questi parametri non sono in grado di rispondere alle obiezioni europee nella procedura d’infrazione aperta nei confronti del nostro Paese per aiuti di Stato.
Secondo i giudici della giustizia amministrativa è necessario definire meglio il concetto di attività no profit facendo riferimento «al carattere di attività economica come definito dal diritto dell’unione Europea». Continua a leggere
Archivi giornalieri: novembre 13, 2012
UK. Il cancelliere dello Scacchiere George Osborne: «I Repubblicani hanno perso per le posizioni sui temi etici».
Con un articolo di oggi sul Times il cancelliere dello Scacchiere britannico (carica paragonabile al nostro ministro delle Finanze) George Osborne si dice favorevole – come già avevano fatto altri suoi colleghi di governo al matrimonio per le coppie dello stesso sesso.
Il politico conservatore ha analizzato i motivi secondo cui Obama avrebbe sconfitto Romney alle elezioni: i Repubblicani pur forti su temi come l’economia avrebbero perso consenso su temi sociali come l’aborto (alienandosi il voto delle donne) ed il matrimonio omosessuale (perdendo consenso tra i giovani).
Le parole di Osborne sono la conseguenza dell’esito referendario negli Usa dove il matrimonio per le coppie dello stesso sesso è stato approvato negli Stati del Maine, Maryland e Washington.
Ben prima delle elezioni americane un altro membro del governo Cameron – il ministro degli Esteri William Hague – alla conferenza annuale del partito a Birmingham aveva detto che il Paese aveva cambiato posizione su temi come il matrimonio omosessuale e bisognava prenderne atto: «Il partito conservatore ha avuto successo nel corso dei secoli perché riflette gli atteggiamenti sociali del tempo».
Il cardinale Bertone: «Raggirato nella vicenda dei Salesiani». La Chiesa è ancora credibile nella gestione del denaro?
La notizia dell’esenzione Imu per i beni del mondo ecclesiastico ha creato molti malumori nella società ma un po’ meno nella politica. Il governo ha smentito il dietro front dichiarando che la disposizione è «in linea con gli orientamenti più volte espressi dal governo e con le richieste dell’Unione europea».
A questo punto resta il dubbio su quale sia l’orientamento del governo visto che a febbraio si prevedeva l’esenzione Imu sui beni con finalità «non esclusivamente commerciali» di Chiesa ed enti non profit e limitando l’esenzione alle sole parti non commerciali.
Da Avvenire non è tardata la risposta del direttore Marco Tarquinio secondo cui i beni ecclesiastici «le tasse le pagano già».
In ogni caso la Santa Sede ritorna ad essere al centro di attenzione (di cui forse avrebbe fatto a meno) a causa di un’eredità che potrebbe portare addirittura al fallimento dell’ordine religioso dei Salesiani.
La vicenda – ricostruita dal Corriere della Sera – nasce nel 1998 quando Alessandro Gerini dona il suo immenso patrimonio alla Fondazione Gerini, un ente ecclesiastico riconosciuto da Paolo VI e posto sotto il controllo della Congregazione Salesiana.
I nipoti impugnano il testamento dando inizio ad un contenzioso con la fondazione che si trascina sino al 2007. Quest’ultima accorda un risarcimento di cinque milioni di euro ai nipoti di Alessandro Gerini ed 11 milioni e mezzo al faccendiere Carlo Moisé Silvera che ha fatto da intermediario. Viene stabilito però che la percentuale per Silvera sarà aumentata quando verrà fatta una stima dell’intero patrimonio. La valutazione viene fatta e l’intera eredità viene stimata in 568 milioni di euro quindi la percentuale per il faccendiere sale a 99 milioni di euro.
La fondazione decide di non pagare ed il tribunale di Milano sequestra immobili e mobili per un valore di 130 milioni di euro: un importo comprensivo degli interessi che potrebbe portare anche al fallimento dell’ordine religioso.
A questo punto entra in ballo il segretario di Stato Tarcisio Bertone che due mesi fa – secondo il Corriere della Sera – scriverebbe una lettera da consegnare ai giudici: «Ho dato il consenso alla soluzione negoziale, ma ho scoperto soltanto dopo che il valore del patrimonio era stato gonfiato a dismisura per aumentare la somma destinata a Silvera, depauperando e umiliando l’attività benefica della Congregazione».