«A volte chiudiamo gli occhi perché la realtà non ci piace. Se però smettiamo di comunicare non riusciamo più ad assaporare la vita e a scrivere la nostra storia» (Marco Pantani).
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Archivi giornalieri: dicembre 1, 2012
Spot per i diritti delle coppie di fatto
Il virus del bullismo omofobo colpisce gay, eterosessuali e gli stessi bulli.
Dopo l’episodio di un quindicenne suicidatosi a Roma perché deriso in quanto ritenuto omosessuale, le cronache purtroppo riportano un altro caso di bullismo a sfondo omofobico.
Questa volta si tratta di un ragazzo vicentino vessato dai cinque suoi compagni che lo prendevano in giro perché considerato gay.
Per fortuna, a differenza del primo caso, il ragazzo ha avuto la forza di rivolgersi ai genitori: questi si sono rivolti ai Carabinieri che hanno convinto i ragazzi a desistere dalle loro azioni.
Due casi simili di bullismo a sfondo omofobico avvenuto tra i banchi di scuole le cui vittime sono ragazzi eterosessuali ma considerati gay dai loro compagni e quindi vessati per questo.
Nel caso del ragazzo romano Il Foglio scriveva di «omofobia immaginaria» perché lo studente non era omosessuale dimenticando che purtroppo l’omofobia è una forma di discriminazione che riguarda soprattutto gli eterosessuali. Non a caso la madre del ragazzo suicidatosi, in una lettera scritta dal legale della famiglia, descrive il retroscena omofobo del gesto: «Era da tempo costretto a subire vessazioni e violenze da parte dei coetanei, e ha consapevolmente scelto di interrompere quel gioco». Nella lettera si parla di «persecuzioni sulla sfera sessuale del tutto immotivate e non corrispondenti al vero» e di «cieca ed insana violenza scaturita tra i banchi di scuola». Continua a leggere