Archivi giornalieri: gennaio 9, 2013

The Wall Street Journal: “Tempo di alzare bandiera bianca nella guerra alla droga”

Alzare bandiera bianca nei confronti della lotta alla guerra alla droga: questo in sintesi il punto di vista espresso sul Wall Street Journal da Gary Becker, professore di economia e sociologia presso l’Università di Chicago e premio Nobel per l’economia nel 1992, e da Kevin Murphy, professore di economia alla University of Chicago Booth School of Business.
Una guerra cominciata nel 1971 da Richard Nixon che nel tempo non ha dato i risultati sperati con costi molto alti in termini di vite, costi e benessere per molti americani. Il costo della lotta alla droga è di più di 40 miliardi di dollari ogni anno e comprende le spese per la polizia ed il personale giudiziario che deve dare la caccia ai consumatori di droga ed i trafficanti ma anche le altre risorse spese per imprigionare e punire i condannati per reati di droga.
Ovviamente, oltre ai costi puramente economici ce ne sono altri sociali che sono difficili da quantificare. Ogni anno circa il 25 per cento degli studenti (in maggioranza bambini neri ed ispanici che vivono nei quartieri poveri) abbandonano le scuole ed uno dei fattori maggiori è la tentazione di guadagnare dal traffico di droga. Continua a leggere

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Il sindaco di Bari Michele Emiliano smentisce la solidarietà a Pontifex: “Frasi inventate dal nulla”.

Il sindaco di Bari, Michele EmilianoIl blog ultracattolico Pontifex.roma in questi giorni sta pubblicando articoli riguardanti presunte aggressioni ai danni di uno dei principali animatori del sito, Bruno Volpe.
In un articolo Bruno Volpe denuncia di aver ricevuto una testa di coniglio nella sua abitazione, successivamente un bossolo di pistola ed un bossolo di fucile: questa presunta escalation sarebbe arrivata addirittura a delle aggressioni vere e proprie nei confronti di Bruno Volpe che – in base a quanto afferma – sarebbe stato aggredito con un lancio di bottiglie nel centro di Bari e successivamente nel portone di casa sua.
Di queste presunte aggressioni restano molti dubbi considerato che non si trovano notizie in nessun organo di stampa locale nonostante su Pontifex si sia scritto che la Digos fosse intervenuta ad indagare: la stampa invece riporta di bossoli pervenuti alla redazione del Corriere del Mezzogiorno assieme ad una missiva con attacchi a Pontifex.
Nelle ultime ore Bruno Volpe afferma di aver ricevuto un pacco bomba ed una missiva «con insulti, minacce, improperi sulla chiusura del sito web www.pontilex.org, accuse di campagna di odio contro Vendola, ed anche un proiettile di pistola»: anche di questi fatti non c’è traccia negli organi di stampa né Bruno Volpe ha pubblicato la presunta lettera riguardante la chiusura (per fortuna scongiurata) del blog pontilex.org.
Lo stesso Pontifex successivamente ha riportato le frasi del sindaco di Bari Michele Emiliano che avrebbe detto: «esprimo la mia piena solidarietà a te e al tuo organo di stampa. Aggredire o intimidire un giornalista è un atto delinquenziale che va punito. Me ne interesserò personalmente quale sindaco ed ex Pm anti mafia sollecitando le autorità di competenza, Digos e Magistratura e Polizia Postale, visti anche gli attacchi hacker che state ricevendo. Me ne interesso personalmente, garantisco, è una vicenda assurda che non rende giustizia alla verità. Vi sono vicino. Chi compie atti del genere, sia di violenza, che di pirateria informatica, merita i rigori della Legge». Continua a leggere

Svizzera: obolo a chiesa per 655 anni, tribunale cancella debito

(AGI) – Ginevra, 8 gen. – Nell’Europa degli Stati indebitati, c’e’ qualcuno che ha onorato i propri impegni per 655 anni e qualcun altro che si e’ mostrato un creditore piu’ che accanito. Sono i Mueller, famiglia contadina del cantone svizzero di Glarona, che finalmente un tribunale ha liberato dall’impegno che ogni anno, dal 1357, imponeva loro di devolvere “per l’eternita’” 70 franchi (58 euro) alla chiesa cattolica affinche’ restasse perpetuamente accesa la luce nella chiesa di Naefel. Per i giudici tale obbligo “e’ decaduto” perlomeno da una riforma legislativa in vigore dalla meta’ del XIX secolo. Il gravoso impegno era stato assunto “per la salvezza della propria anima” e per evitare vendette, dall’autore di un omicidio commesso nel 1357. Il contadino lo aveva ereditato con la parcella di terreno offerta in garanzia, ma non voleva piu’ saperne di versare alla parrocchia la somma per l’acquisto dell’olio da bruciare. L’intervento della corte, riferisce la Radiotelevisione svizzera, si era reso necessario in quanto la Chiesa non intendeva rinunciare all’obolo, che anzi voleva vedere iscritto nel registro fondiario. Quando l’uomo si era opposto, la gerarchia ecclesiastica lo aveva denunciato.

(AGI)