Il dibattito sulla legalizzazione delle droghe leggere acquista un peso sempre più importante negli Stati Uniti d’America. Le elezioni del 2012 non hanno visto solo lo scontro tra Barack Obama contro il repubblicano Mitt Romney ma gli elettori americani di alcuni stati hanno dovuto esprimersi anche sulla liceità della cannabis per usi medici (approvata in Massachusetts ma respinta in Arkansas e Montana) e sulla quella per usi ricreativi (legalizzata tramite referendum in Colorado e Washington mentre gli elettori dell’Oregon si sono espressi contro).
Nell’ultimo anno sono aumentati gli interventi a favore di un diverso approccio nel contrasto alla droga: l’organizzazione non governativa internazionale per la difesa dei diritti umani Human Rights Watch ha definito inutili gli arresti per possesso di droghe leggere mentre Gary Becker, professore di economia e sociologia presso l’Università di Chicago e premio Nobel per l’economia nel 1992, e Kevin Murphy, professore di economia alla University of Chicago Booth School of Business pensano che sia arrivato il tempo di alzare bandiera bianca nella guerra alla droga. Continua a leggere
Archivio mensile:aprile 2013
Grillo drizzi le antenne: i canali Rai non sono tre ma diciotto
Beppe Grillo in un post sul suo blog se la prende con la Rai colpevole di essere il «il megafono dei partiti» e percio, secondo il comico genovese, la televisione di Stato «va rifondata e trasformata in un servizio pubblico sul modello della BBC senza alcun collegamento con i partiti, senza pubblicità, con produzione di contenuti di qualità sviluppati in prevalenza all’interno e non come ora affidati spesso a società esterne». Per questo motivo, continua Grillo, il Movimento5Stelle «proporrà in Parlamento, come da programma, l’istituzione di un solo canale RAI, senza vincoli verso i partiti, senza pubblicità e la vendita dei rimanenti due canali».
Grillo scrive di vendita di «vendita dei rimanenti due canali» della Rai ma dovrebbe informarsi meglio: i canali Rai non sono tre ma addirittura quindici che trasmettono in digitale (Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai 4, Rai 5, RaiNews24, Rai Sport 1, Rai Sport 2, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Movie, Rai YoYo, Rai Premium, Rai Scuola, Rai HD) a cui bisogna aggiungere tre canali che trasmettono via satellite (Rai Nettuno Sat Uno, Rai Med, Canali Rai Italia). La Rai non trasmette più in analogico dal 4 luglio 2012: sino a questa data i canali analogici erano Rai 1, Rai 2 e Rai 3. Quindi Grillo – che tanto se la prende sullo stato dell’informazione in Italia – dovrebbe informarsi meglio e chiarire quale canale Rai tra i diciotto presenti vorrebbe continuare a mantenere pubblico.
Grillo propone per la Rai il modello Bbc ma purtroppo la struttura della Bbc è ben diversa da quanto vorrebbe proporre il Movimento5Stelle in Parlamento. La Bbc non trasmette solo da un canale televisivo (così come i grillini vorrebbero ridurre la Rai) ma addirittura da dieci canali nazionali (Bbc One, Bbc Two, Bbc Three, Bbc Four, Bbc HD, Bbc One HD, Bbc News, Bbc Parliament, Cbbc Channel, CBeebies), due locali (S4C e Bbc Alba), uno internazionale (Bbc World News) ed ha nove canali che trasmettono in diverse aree del mondo (Bbc America, Bbc Canada, Bbc Hd, Bbc Kids, Bbc Entertainment, Bbc Lifestyle, Bbc Knowledge, Uktv, Bbc Persian). Altro che un solo canale…..