Archivi giornalieri: agosto 27, 2013

“La Chiesa è una grande mafia”: parola di prete cattolico scozzese abusato da prete.

In Gran Bretagna la Chiesa anglicana ha il suo bel da farsi nel gestire i casi di pedofilia e molte ombre arrivano dal passato. Come riporta il Guardian, l’arcivescovo di York, John Sentamu ha ordinato la riapertura di documenti riguardanti tutti i membri del clero (anche deceduti) che hanno servito nella sua diocesi sin dal lontano 1950 ad oggi in modo che un’indagine indipendente possa appurare se ci possano essere stati in passato degli abusi sessuali nei confronti di bambini. Questa decisione arriva cinque settimane dopo le scuse del Sinodo generale della Chiesa anglicana per la sua incapacità nell’ascoltare le vittime degli abusi.
Il capo del personale dell’arcivescovo, il reverendo Malcolm Macnaughton, ha aggiunto che se saranno coinvolti membri del clero ancora in vita saranno segnalati direttamente alla polizia in modo da tutelare i bambini.
Recentemente la Chiesa anglicana è entrata nell’occhio del ciclone a causa di varie accuse nei confronti di Robert Waddington, decano della Cattedrale di Manchester tra il 1984 e il 1990, che è stato accusato di aver abusato sessualmente di bambini in Gran Bretagna ed all’estero: su Waddington (morto nel 2007) John Santamu ha aperto un’inchiesta.
I presunti casi di abusi commessi da Waddington hanno coinvolto anche l’allora arcivescovo di York, Lord David Speranza che avrebbe coperto Waddington in un presunto abuso nei confronti di un allievo mentre era preside di una scuola nel Queensland in Australia. Inoltre nel 2003 un ex chierichetto della Cattedrale di Manchester ha sostenuto di essere stato abusato da Waddington nel 1980. David Speranza ha negato le accuse di negligenza affermando di aver sempre rispettato le indicazioni della Chiesa anglicana.

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Il revisore generale dei conti della città di New York: “Tassiamo la marijuana per mandare i nostri ragazzi al college”.

John LiuDopo la denuncia del professor Nutt, ex consulente del governo britannico, sempre dal Regno Unito arriva un altro intervento a favore della legalizzazione delle droghe leggere. Questa volta lo lancia, dalle pagine del Guardian, John Liu, revisore generale dei conti della città di New York nel 2010 dopo aver fatto parte del consiglio comunale dal 2002 e candidato sindaco dei Democratici alle prossime elezioni comunali che si terrano a novembre. Liu senza mezzi termini afferma che «è tempo di riconoscere che l’incauta guerra della città New York alla marijuana ha fallito».
Liu pone una domanda interessante: «Invece di spendere milioni di dollari in azioni penali di basso livello contra la droga che colpiscono in modo sproporzionato le comunità di colore, perché non regolamentare un mercato della marijuana da 1,65 miliardi di dollari ed utilizzare le entrate fiscali per dimezzare le rette universitarie? Invece di mandare i bambini nei tribunali mandiamoli al college». Secondo uno studio dell’ufficio dei revisori dei conti della città di New York la regolamentazione del mercato della marijuana porterebbe entrate fiscali per 400 milioni di dollari ed altri 31 sarebbero risparmiati ricollocando le risorse per gli arresti per reati minori collegati alla marijuana. Continua a leggere