Archivi giornalieri: agosto 28, 2013

Italia: il Paese con il Vaticano e con 64mila Chiese dove i professionisti cattolici sono “costretti all’anonimato”

cardinaliIl mese prossimo sarà in discussione in parlamento il disegno di legge contro l’omofobia ed ovviamente, come per tutti i temi “sensibili”, divampa la discussione tra politici, psicologi, attivisti, giuristi, giornalisti, sacerdoti.
Una calda mattina d’agosto diventa rovente a Unomattina Estate quando l’avvocato Giancarlo Cerrelli, vicepresidente dell’Unione giuristi cattolici italiani, afferma che «l’omosessualità è stata depennata dal manuale diagnostico e statistico delle malattie mentali non per motivi scientifici» accennando alla fine anche alle cosiddette “terapie riparative” che farebbero ritornare eterosessuali i gay. Polemica scontata anche perché dal 1990 l’Oms ha depennato l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali.
Tante le reazioni alla sua dichiarazione ed immediatamente arriva la replica di Giuseppe Luigi Palma, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, che in un comunicato ha dichiarato: «È gravissimo che i detrattori della legge antiomofobia ripropongano, tra le altre, l’idea che l’omosessualità sia una malattia da curare e, di conseguenza, che l’orientamento omosessuale sia da modificare, contraddicendo palesemente quanto, invece, da anni sostiene la comunità scientifica internazionale che, a ragione, ha da tempo rigettato le cosiddette terapie di conversione e riparative. Affermare che l’omosessualità possa essere curata o che l’orientamento sessuale di una persona si debba modificare, come recentemente dichiarato dal vicepresidente Unione giuristi cattolici italiani, è una informazione scientificamente priva di fondamento e portatrice di un pericoloso sostegno al pregiudizio sociale ancora così fortemente radicato nella nostra società, come dimostrano, purtroppo, i sempre più diffusi fatti di cronaca. Ribadisco, se mai ce ne fosse bisogno che gli psicologi, secondo il Codice deontologico, non possono prestarsi ad alcuna ‘terapia riparativa’ dell’orientamento sessuale di una persona, bensì collaborare con i propri pazienti nel caso di disagi relativi alla sfera sessuale siano essi avvertiti dagli eterosessuali così come dagli omosessuali». Continua a leggere

La Nuova Bussola Quotidiana: “Nozze gay in chiesa, a Londra si dovrà fare”. Non è così ma forse sarebbe meglio di sì.

Gianfranco Amato sembra avere già la sentenza in tasca titolando sulla Nuova Bussola Quotidiana “Nozze gay in chiesa, a Londra si dovrà fare” ma questa situazione è al momento ben lontana ed improbabile.
Andiamo per gradi. Recentemente il parlamento britannico ha approvato il matrimonio per le coppie dello stesso sesso. Le confessioni religiose che lo vorranno potranno celebrare (ma non sono obbligate) matrimoni omosessuali ma – a tutela maggiore – questa opzione è esclusa per la Chiesa anglicana che si è sempre opposta al matrimonio per le coppie gay.
Ciò nonostante un bizzarro miliardario, Barrie Drewitt-Barlow, ha citato in giudizio la Chiesa anglicana per ottenere il diritto a celebrare il matrimonio in chiesa con il suo compagno Tony: c’è da aspettarsi che la sua istanza venga rigettata e, nonostante l’uomo abbia dichiarato di voler ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo, è probabile che anche in quell’occasione la sua richiesta non venga accolta.
Nonostante nessun verdetto sia stato ancora emesso Gianfranco Amato (avvocato e presidente dell’associazione “Giuristi per la vita”) non perde l’occasione: «Questa vicenda rappresenta un’ottima lezione per tutti coloro che, in un tema così delicato, cercano di ridurre l’esperienza cristiana ad uno sdolcinato sentimentalismo, e per tutti quelli che ingenuamente credono di arginare i danni attraverso il velleitario tentativo di introdurre norme di salvaguardia, senza rendersi conto che così si apre la via ad un piano inclinato in cui la discesa diventa irrefrenabile». Continua a leggere