Dopo Inghilterra e Galles, anche la Scozia sembra aver preso la strada di introdurre il matrimonio per le coppie dello stesso sesso. Secondo il Daily Mail 86 parlamentari su 128 voteranno a favore della legge che potrebbe permettere alle coppie omosessuali di sposarsi già l’anno prossimo.
La notizia non è sfuggita alla stampa cattolica di casa nostra e Tempi.it, l’organo vicino a Comunione e liberazione, con un articolo firmato da Leone Grotti, titola “Anche se la popolazione è contraria, domani la Scozia approverà i matrimoni gay (e Jedi)”.
Secondo Leone Grotti «Il Parlamento, infatti, si appresta ad approvare i matrimoni gay nonostante gli scozzesi si siano chiaramente opposti. Nella più grande consultazione pubblica mai condotta dal governo scozzese per sondare l’opinione dei cittadini, i due terzi dei 77 mila intervistati hanno detto di essere contrari alle nozze tra omosessuali». Difficile capire quale consultazione pubblica abbia letto (o interpretato) Leone Grotti: come riporta il sito del governo scozzese, l’ultimo sondaggio realizzato sul matrimonio omosessuale è del 2010 (quelli successivi non avevano questo argomento) e rivela che il 61 per cento degli scozzesi è a favore del matrimonio per le coppie gay. Continua a leggere
Archivi giornalieri: novembre 19, 2013
Il cristianesimo? Scomparirà in una generazione: parola di arcivescovo.
Questa volta il grido d’allarme lo lancia l’ex arcivescovo di Canterbury Lord Carey: il cristianesimo è destinato a scomparire in una generazione se la Chiesa anglicana non adotterà misure per attirare i più giovani. Il clero è in preda ad «un senso di sconfitta» mentre le congregazioni sono logorate dalla «pesantezza»: questo il parere di Lord Carey.
Lo stesso Sinodo generale della Chiesa d’Inghilterra ha avvertito che la sua posizione come “istituzione nazionale” sarà in dubbio se continueranno a diminuire i fedeli.
Secondo Lord Carey bisogna procedere ad una campagna finalizzata alla «ri-evangelizzazione dell’Inghilterra».
«In molte parti della Gran Bretagna le chiese sono in difficoltà, alcuni sacerdoti sono diffidenti e mancano di fiducia, nell’aria vi è un senso di sconfitta»: ha aggiunto l’ex arcivescovo di Canterbury secondo cui tra i fedeli non prevale l’ostilità ma l’indifferenza. Sempre Lord Carey: «Così tante persone non vedono la chiesa come un luogo dove succedono grandi cose. Sedersi in una chiesa fredda guardando la nuca di altre persone non è sicuramente il posto migliore per incontrare persone interessanti e sentire parole profetiche». Continua a leggere