Si preannuncia un settembre caldo ma non dal punto di vista del meteo: quel mese in Parlamento dovrebbe arrivare (il condizionale è d’obbligo) il disegno di legge sulle unioni civili per le coppie dello stesso che andrebbe a riconoscere uno status simile in tutto e per tutto a quello delle coppie sposate. L’unica differenza sarà nel nome (non sarà un matrimonio) e nell’adozione (si potrà adottare solo il figlio del partner): in ogni caso una rivoluzione “arcobaleno” per un Paese come l’Italia che ancora non ha nessuna forma di tutela per le coppie dello stesso sesso.
Ovviamente non sono mancate le reazioni all’interno del mondo politico e furibondo è il senatore del Ncd Carlo Giovanardi, forte dei suoi 3.790 voti (4 percento) ottenuti come candidato sindaco al Comune di Modena: «La loro proposta, riservata soltanto alle coppie uomo-uomo o donna-donna che vogliono vivere more uxorio, parifica totalmente queste unioni al matrimonio, addirittura con un incomprensibile diritto alla reversibilità». Forse a Giovanardi sfugge che non tutte le coppie “uomo-uomo o donna-donna” vogliono vivere more uxorio (aldifuori del matrimonio) ma attualmente non hanno altra possibilità considerato che non esiste in Italia il matrimonio per le coppie dello stesso sesso. Resta incomprensibile perché Giovanardi consideri «incomprensibile» il diritto alla reversibilità (della pensione). Continua a leggere
Archivi giornalieri: giugno 17, 2014
Quel gran bravo cristiano di Putin
Un tempo un viaggio in Unione Sovietica era quasi una tappa obbligata per un membro del Partito Comunista Italiano che volesse aspirare a cariche politiche. Ora il Muro di Berlino è crollato, l’Unione Sovietica ed il Pci non esistono più ma la “Grande Madre Russia” è ancora un modello per tanti: non più per vecchi compagni nostalgici ma principalmente per cattolici tradizionalisti che plaudono alle politiche del “fratello Vladimiro” su aborto, omosessuali ed insegnamento della religione.
In prima linea ad apprezzare l’operato del presidente Russo è l’organo di Comunione e liberazione, Tempi. “Putin vieta di pubblicizzare l’aborto in Russia” così si titola in un articolo firmato da Leone Grotti in cui si sottolinea che «aumentare il tasso di natalità della popolazione è da 14 anni una delle priorità di Putin, che d’accordo con la Chiesa ortodossa russa sta cercando di limitare le interruzioni di gravidanza in Russia». Un provvedimento di cui ha dato notizia anche il Sussidiario.net. Continua a leggere