Archivi tag: CENSIS

Cattolici maggioranza in Italia?

Spesso si sente affermare che “i cattolici sono la maggioranza in Italia“. Di per sé l’argomento non mi interessa particolarmente ma acquista interesse nel momento in cui si afferma che “non si possono regolarizzare le unioni omosessuali, non si può vendere la pillola del giorno dopo, non si possono trasmettere programmi televisivi offensivi del senso religioso, etc……..perché i cattolici sono la maggioranza in Italia“.
Sono incuriosito e vorrei saperne di più.
L’Annuario Pontificio del Vaticano rileva che in Italia i cattolici sono addirittura il 96,55% della popolazione (57,665,000 battezzati su 59,725,000 abitanti): niente male.
L’Uaar (Unione Atei Agnostici Razionali) aveva espresso dei dubbi sulla fondatezza di questi dati e – chi fosse interessato – può leggere il loro articolo in materia.

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CENSIS: valori religiosi in crescita?

Il CENSIS pubblica ogni anno il Rapporto annuale sulla situazione sociale del Paese.
Quest’anno siamo arrivati alla quarantacinquesima edizione e molti si sono affrettati ad affermare di rivincita di valori religiosi.
Leggendo il rapporto CENSIS integralmente la situazione è ben diversa.

Il CENSIS ha posto la domanda: “Lei crede che esista una sfera trascendente o spirituale che va al di là della realtà materiale?“.
A questa domanda le risposte sono state le seguenti:
– Si, perché sono credente 65,6%
– Pur non essendone pienamente convinto, credo che in fondo ci sia “qualcosa” o “qualcuno” al di là della realtà materiale 15,6%
– Non me ne occupo 8%
– Forse si, ma comunque ritengo che si debba tenere nettamente separate la sfera razionale e quella irrazionale 4,9%
– Non lo credo, ma alle volte mi comporto come se esistesse 3,2%
– Non lo so ma mi affascina pensarci 1,9%
– Pensare a questo genere di cose allontana gli uomini dai problemi veri della vita 0,8%
Quindi solamente il 65,6% si è professato credente senza esitazioni mentre gli altri approcci andavano da un certo scetticismo ad un disinteresse.
Il 65,6% di credenti senza riserve (da vedere poi quanti praticanti) è inoltre una percentuale molto più bassa di quanto aveva rilevato l’Eurispes nel 2010 secondo cui il 76,5% degli Italiani si considerava credente.

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