Archivi tag: diritti umani

Quella povera Russia attaccata a livello internazionale e quelle gerarchie vaticane a difesa dell’innocenza dei bambini

L’approvazione della legge russa che introduce a livello federale il reato amministrativo di “propaganda dell’omosessualità tra i minori” ha suscitato le proteste dei governi occidentali e secondo Amnesty International «questa legge finirà per punire comportamenti legittimi legati all’espressione di identità e opinioni personali e contribuirà a stigmatizzare e isolare le persone Lgbti». La stessa Ong sottolinea come in diverse aree del paese «sono state adottate leggi discriminatorie contro le persone Lgbti (San Pietroburgo e nelle regioni di Baschiria, Čukotka, Krasnodar, Magadan, Novosibirsk e Samara)». Sempre Amnesty ha chiesto ai leader mondiali riuniti per il G20 di condannare questa legge e John Dalhuisen, direttore del programma Europa e Asia Centrale di Amnesty International, ha dichiarato: «La legge, vietando di fatto le attività pubbliche delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate (Lgbti), non ha fatto altro che creare un clima d’intolleranza e incentivare episodi di violenza da parte di gruppi organizzati».

Il mondo cattolico non ha condannato l’approvazione di questa legge che ha indignato il mondo civilizzato e La Nuova Bussola Quotidiana scrive di «un attacco costante, martellante, internazionale» che starebbe subendo la Russia riportando la notizia che addirittura cento Ong di tutto il mondo sosterrebbero questo provvedimento. Continua a leggere

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New York Times: i Cpt italiani sono disumani, inefficaci, inutili e costosi.

“I centri di detenzione per i migranti in Italia sono crudeli, dicono i gruppi per i diritti umani”: così titola un articolo di Elisabetta Povoledo pubblicato sulla versione online del New York Times (ed il 5 giugno sull’International Herald Tribune). Centri di identificazione e di espulsione per i migranti che non sono prigioni ma dove gli immigrati possono essere detenuti per mesi prima di essere espulsi: per questo pur non essendo delle prigioni la differenza è solo semantica. «Alte recinzioni metalliche separano file di squallidi dormitori che sono chiuse durante la notte quando i cortili di cemento sono illuminati come se fosse giorno. Ci sono telecamere di sicurezza, alcune guardie indossano tenuta antisommossa, i detenuti possono muoversi in aree designate durante il giorno, ma sono costretti a indossare ciabatte o scarpe senza lacci, in modo da non danneggiare se stessi o gli altri. Dopo una rivolta nella sezione maschile, oggetti appuntiti – come penne, matite e pettini – sono stati vietati»: così viene descritta la situazione nei nostri Cie (centri di identificazione ed espulsione). I gruppi per i diritti umani denunciano sempre di più la situazione di questi centri presenti sia in Italia come nel resto d’Europa considerandoli disumani, inefficaci e costosi. Una situazione in cui la violenza, le rivolte ed i tentativi di fuga sono sempre più comuni anche a causa del cambiamento della legge italiana che prevede che possano essere trattenuti sino a 18 mesi coloro che siano trovati a risiedere illegalmente nel territorio italiano. Continua a leggere

Puppato (Pd): ”Gay, diritti civili sono diritti umani”. Ma quali?

«I diritti civili dei gay sono diritti umani: credo che nel momento in cui dobbiamo certificare la nascita di una famiglia anche con una forma diversa rispetto a quella che avevamo in mente, possa essere fatto lo sforzo di accettare che quella famiglia sia considerata tale»: ad esprimersi in questo modo è Laura Puppato, capogruppo Pd alla Regione Veneto e unica donna (per il momento) in corsa alle primarie del centrosinistra intervistata da RepubblicaTv.
È purtroppo significativo che esponenti del Pd considerino uno “sforzo” ed un'”accettazione” l’estensione di diritti anche alla comunita lgbt soprattutto considerando che ci sono a riguardo due convenzioni europee, una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, due risoluzioni del parlamento europeo, una sentenza della Corte costituzionale ed una sentenza della Corte di cassazione.
Inoltre non serve certamente “certificare la nascita di una famiglia” perché – come ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza 138/2010 – la famiglia è una “società naturale” perché ha «dei diritti originari e preesistenti allo Stato». Continua a leggere

Ennesima “uccretina” cattolica: obesi e calvi discriminati più degli omosessuali

Il blog cristiano-cattolico uccrociato di Uccr (serbatoio di molte stupidaggini cattoliche presenti in rete) offre un interessante articolo dal titolo Il giovane gay ammette: «nessun attacco omofobo, mi sono fatto male da solo»“.

Questi i fatti riportati nell’articolo. Il giovane omosessuale americano Joseph Baken aveva detto di essere stato vittima di un’aggressione a sfondo omosessuale: pochi giorni dopo il giovane ha ammesso di essersi fatto male da solo rendendosi colpevole – per i nostri uccrociati – «di aver perpetrato una truffa».
La truffa in questo caso c’entra come i cavoli a merenda: per il nostro codice penale la truffa avviene quando una persona «con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno».
In questo caso si può parlare al massimo di “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico” ossia quando un privato «attesta falsamente al pubblico ufficiale, in un atto pubblico, fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità».

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Pussy Riot condannate a due anni: la posizione del mondo cattolico

È noto che il gruppo punk-rock delle Pussy Riot è stato condannato a due anni di reclusione per teppismo motivato da religioso.
Questi sono i fatti. Un gruppo di sei donne incappucciate si è introdotto – senza che ci fosse nessuna funzione religiosa – nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca intonando questi versi:
«Madre di Dio, Vergine, caccia via Putin! caccia Putin, caccia Putin! Sottana nera, spalline dorate. Tutti i parrocchiani strisciano inchinandosi. Il fantasma della libertà è nel cielo. Gli omosessuali vengono mandati in Siberia in catene. Il capo del Kgb è il più santo dei santi. Manda chi protesta in prigione. Per non addolorare il santo dei santi le donne devono partorire e amare. Spazzatura, spazzatura, spazzatura del Signore. Spazzatura, spazzatura, spazzatura del Signore. Madre di Dio, Vergine, diventa femminista. Diventa femminista, diventa femminista. Inni in chiesa per leader marci, una crociata di nere limousine. Il prete viene oggi nella tua scuola. Vai in classe, portagli il denaro. Il Patriarca crede in Putin. Quel cane dovrebbe piuttosto credere in Dio. La cintura della Vergine Maria non impedisce le manifestazioni. La Vergine Maria è con noi manifestanti. Madre di Dio, Vergine, caccia via Putin. Caccia via Putin! caccia via Putin!»

L’esibizione è durata poco più di un minuto prima che i dipendenti della Chiesa riuscissero a far terminare la protesta: di seguito il video della performance delle artiste.

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Uccr: Mosca non si piega alla “lobby” gay. La Corte Europea per i Diritti dell’Uomo ha una diversa opinione.

Il blog dell’associazione Uccr (Unione Cristiani Cattolici Razionali) pubblica un articolo dal titolo “Mosca non si piega alla lobby e vieta il Gay pride”. Il riferimento è alla decisione del comune di Mosca di vietare per la settima volta consecutiva il Gay Pride – ribattezzato nell’articolo come “Fiera del nulla”.

Sebbene secondo l’autore dell’articolo è «legittimo manifestare le proprie idee, ma il fine non giustifica i mezzi», la stessa Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha sentenziato che il provvedimento dell’amministrazione moscovita che vieta i Gay Pride è discriminatorio.

Sempre nell’articolo si riporta la notizia che il Tribunale di Mosca ha confermato la decisione di permettere il rifiuto di richiesta del permesso di svolgere il “Gay Pride” per i prossimi cento anni.

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