Archivi tag: discriminazione religiosa

Dal Regno Unito due nuovi esempi di laicità contro le pretese religiose.

“Tempi duri” per quei cristiani che vorrebbero far prevalere il loro sentimento religioso sopra ogni altro diritto.
Nel Regno Unito la battista Celestina Mba era stata licenziata a causa del suo rifiuto di lavorare la domenica. La donna, opponendosi al licenziamento, aveva portato il suo datore di lavoro, un’organizzazione che offre assistenza 24 ore su 24 a bambini disabili, in tribunale ma questo aveva respinto le sue richieste. Celestina Mba non si è arresa ed è ricorsa alla Corte d’Appello sostenendo che, in base alla sua religione, non avrebbe dovuto lavorare di domenica in modo da poter rispettare il quarto comandamento della Bibbia che prevede di dedicare la domenica al riposo.
Pur di non lavorare la domenica Celestina Mba ha detto al tribunale che sarebbe stata disponibile ad essere attiva nei turni di notte ed il sabato o avrebbe accettato uno stipendio inferiore. Ha inoltre sostenuto che il suo datore di lavoro non avrebbe trattato persone di altre religioni così come tratta i cristiani e che la sua fede cristiana non era stata rispettata.
Per questo motivo ha chiesto ai giudici della Corte d’Appello di ribaltare la precedente decisione del tribunale ma i giudici d’appello non hanno accolto il suo ricorso. Continua a leggere

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La teoria del piano inclinato: dalla “libertà religiosa” alla pubblicazione degli indirizzi per offrire un «po’ di tumulti».

Spesso da parte del mondo cattolico si sente invocare la “libertà religiosa” come se fosse un valore da non dover essere limitato da altri diritti.
A vigilare sull’intolleranza nei confronti dei cristiani è attivo Oidce (Osservatorio sull’intolleranza e sulla discriminazione religiosa in Europa) che ogni anno pubblica un rapporto sui presunti casi di discriminazione religiosa nel vecchio contiente. Questo rapporto trova sempre molta eco nel mondo cattolico e viene citato anche da Avvenire.
Proprio uno di questi casi ha attirato nuovamente l’attenzione della stampa britannica.
Michael Black e John Morgan sono una coppia omosessuale che – nel marzo 2010 – avevano prenotato on line una camera presso lo Swiss Bed and Breakfast di Susanne Wilkinson a Cookham nello Berkshire.
Al loro arrivo al bed and breakfast Susanne Wilkinson si rifiutò di accoglierli nella sua struttura in quanto far dormire assieme una coppia omosessuale andava contro ai suoi principi religiosi.
Il caso attirò l’attenzione dei media e – secondo Oidce – Michael Black e John Morgan «stavano minacciando di citare in giudizio Francesco e Susanne Wilkinson» i quali venivano limitati nella loro libertà di coscienza. Continua a leggere

Consigliere comunale di Brighton espulsa dai Verdi per “discriminazione religiosa”

Tempi.it dà notizia di un caso di “discriminazione religiosa” nei confronti di un consigliere comunale britannico.

Christina Summers è consigliere comunale di Brighton (una cittadina di 150.000 abitanti sulla costa meridionale della Gran Bretagna) ed apparteneva al Partito dei Verdi.
Il consigliere aveva sottoscritto un documento del partito a favore dell’«uguaglianza di tutte le persone, senza distinzione di razza, colore, sesso, orientamento sessuale, religione, origine sociale o di qualsiasi altro pregiudizio» ma successivamente aveva votato contro una mozione a favore della legalizzazione dei matrimoni omosessuali.
Per questo motivo un comitato interno al partito ha proposto di espellerla dai Verdi. Christina Summers avrebbe spiegato che «essere in disaccordo con il matrimonio gay non significa essere contrari all’uguaglianza di tutte le persone» ipotizzando che ci fosse un fine discriminatorio.
È il caso di chiarire cosa si intende per “discriminazione”. Un partito non è una istituzione pubblica ma un’associazione di persone che condividono la stessa visione su questioni fondamentali o su temi specifici riguardanti la società. Ogni partito avrà una propria politica (decisa dai componenti dello stesso partito) ed ovviamente chi non la condivide potrà anche essere espulso.

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Zenit: libertà religiosa nella sfera pubblica secondo i cristiani

L’agenzia di informazione Zenit della congregazione dei Legionari di Cristo ha riportato un articolo di padre John Flynn LC dal titolo «I cristiani pagano le conseguenze della loro opposizione alle unioni omosessuali».
Secondo il reverendo «i cristiani trovano sempre più difficoltà a praticare la loro fede nella sfera pubblica, come dimostrano una serie di casi recenti». Il caso a cui si riferisce è avvenuto in New Mexico. I titolari di uno studio fotografico nel 2006 si erano rifiutati di prestare la loro prestazione per un matrimonio omosessuale per le loro “convinzioni morali e religiose”.
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