Bisogna ammetterlo: l’elezione di papa Francesco sembra aver avvicinato molte persone alla Chiesa ma gli italiani continuano ad essere lontani dalle sue posizioni: questo è quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Pew Research Center che ha interpellato i cittadini di quaranta Paesi su questioni come le relazioni extraconiugali, il gioco d’azzardo, l’aborto, l’uso di alcool, l’omosessualità, il divorzio, il sesso prima del matrimonio e l’uso di anticoncezionali.
Esce fuori il quadro di un’Italia che considera moralmente accettabile tutto tranne i rapporti coniugali e l’aborto.
Il 64 per cento del campione intervistato ritiene che le “scappatelle” siano moralmente inaccettabili mentre solo il 10 per cento non vede nessun problema ed un 16 che pensa che non sia una questione morale.
A considerare l’aborto immorale è il 41 per cento degli italiani sebbene il 25 creda sia accettabile da un punto di vista morale e l’11 non ne fa una questione etica.
Via libera invece per gioco d’azzardo (rifiutato solo dal 33 per cento), uso di alcool (27 per cento), omosessualità (19 per cento), divorzio (immorale per il 18 per cento), sesso prima del matrimonio (solo 11 su cento lo considerano inaccettabile) e, nonostante la posizione della Chiesa cattolica, solo sei italiani su 100 condannano l’uso di contraccettivi. Continua a leggere
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La dottrina cattolica è compatibile con la democrazia?
Nel mondo della politica non mancano esponenti di partiti che si affannano a ribadire il loro essere cattolici e la loro fedeltà alla Chiesa.
A volte capita che membri del Parlamento siano autori di proposte di legge che di certo non riscuotono le simpatie delle gerarchie ecclesiastiche.
È il caso – come scrive Tommaso Scandroglio sulla Nuova Bussola Quotidiana – di politici come Andrea Marcucci del Partito Democratico e di Linda Lanzillotta di Scelta Civica “rei” di aver presentato un disegno di legge sulle unioni civili anche per le coppie omosessuali. Nel mirino cade anche il neosegretario del Pd Matteo Renzi che si è detto favorevole ad una “civil partenership” anche per le coppie dello stesso sesso con la possibilità di adottare il figlio del partner: il sindaco di Firenze è “colpevole”, per Scandroglio, anche per essersi espresso a favore della fecondazione assistita. Continua a leggere
Padre Federico Lombardi: «Sì ai matrimoni gay? E perché no alla poligamia?».
Negli Usa tre Stati (Maine, Mariland e Washington) hanno approvato il matrimonio omosessuale, in Francia il governo di Hollande ha presentato un disegno di legge che permetterà anche alle coppie dello stesso sesso di sposarsi ed in Spagna la Corte costituzionale ha rigettato un ricorso che contestava la legge attuale.
Queste notizie hanno creato molto malcontento all’interno della Chiesa cattolica e padre Federico Lombardi (direttore della sala stampa della Santa Sede) con un editoriale su Radio Vaticana (ripreso anche da Tempi) si domanda se il matrimonio omosessuale «corrisponda veramente al sentire delle popolazioni». Sul fatto che il matrimonio per le coppie dello stesso sesso risponda al sentire dei cittadini ci sono pochi dubbi: negli Usa c’è stata addirittura una consultazione referendaria mentre Hollande è stato eletto avendo dichiarato il suo progetto durante la campagna elettorale.
Per padre Lombardi bisogna «conservare una visione della persona e dei rapporti umani in cui il riconoscimento pubblico del matrimonio monogamico fra un uomo e una donna sia una conquista di civiltà. Se no, perché non contemplare anche la poligamia liberamente scelta e, naturalmente, per non discriminare, la poliandria?». Questa tesi era stata sostenuta in Francia anche dal cardinale Barbarin. Continua a leggere
E se la dottrina cattolica legittimasse poligamia, poliandria ed incesto?
L’istituzione del matrimonio omosessuale ha sempre riscosso critiche all’interno del mondo cattolico che spesso ha paventato che l’approvazione del matrimonio omosessuale possa portare alla poligamia o all’incesto.
In sei paesi Ue (Belgio, Spagna, Svezia, Portogallo, Danimarca e Paesi Bassi) le coppie dello stesso sesso hanno la possibilità di sposarsi mentre in altri stati è possibile accedere alle unioni civili.
In Francia il governo Hollande ha in programma di approvare il matrimonio anche per le coppie omosessuali ed a riguardo il cardinale Barbarin aveva paventato che il provvedimento di Hollande «porterà a innumerevoli conseguenze. Dopo, ci sarà chi vorrà trasformare la coppia in una relazione a tre o a quattro. Poi, un giorno, è possibile che il divieto di incesto verrà abolito».
Il paragone tra matrimonio omosessuale era stato fatto anche dal candidato alle primarie del Partito repubblicano Rick Santorum secondo cui se si permette il matrimonio gay sulla base di un sentimento generico, allora non c’è ragione per vietare quello poligamico: una boutade che non deve avergli portato molta fortuna visto l’esito delle primarie americane.
Proprio riprendendo il pensiero del politico repubblicano, Tempi con un articolo di Benedetta Frigerio propone – alla vigilia del referendum sul matrimonio omosessuale nel Maine, Maryland, Minnesota e Washington – un articolo sulle unioni poligamiche negli Usa titolando “Il matrimonio gay è roba vecchia, ora negli Usa si fanno strada i poliamori” mettendo in relazione – come Marco Tosatti su La Stampa – unioni omosessuali e poligamiche.
Regionali in Sicilia: il Sud contro la mafia e gli stereotipi del passato
Rosario Crocetta, 61 anni, è stato eletto governatore della Sicilia.
Di estrazione comunista, già sindaco di Gela, un forte impegno antimafia sopravvivendo addirittura a tre attentati, cattolico ma – in contrapposizione alla dottrina cattolica – omosessuale dichiarato.
Crocetta è – assieme a Nichi Vendola – il secondo governatore italiano dichiaratamente omosessuale ed entrambi sono stati eletti in regioni meridionali in aperta smentita all’idea che le regioni meridionali siano più retrograde.
Anche Michael Day sul quotidiano britannico The Independent rileva che «lo stereotipo del macho meridionale italiano sta svanendo velocemente».
Omosessualità, lotta alla mafia e stereotipi sessuali: un intreccio di tre elementi analizzati oltre che dal The Independent anche dal Corriere della Sera e dal The Guardian.
Tom Kington sul The Guardian riporta che per Crocetta – definito «cattolico devoto» – l’Italia meridionale è soprendentemente indifferente se un politico è omosessuale: «C’è un grande rispetto per l’individuo, rendendo (il sud, ndr) meno omofobo del nord».
Sempre il quotidiano britannico rileva che Crocetta ad agosto avrebbe detto ad un intervistatore: «Dopo aver lasciato la sua prigione in Inghilterra, Oscar Wilde si rifugiò a Palermo. Considerato ciò, c’è molto che le persone devono imparare sul sud d’Italia».