“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”: così recita l’art. 21 della Costituzione.
Questo diritto – per il 2010 – secondo gli elenchi del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio è costato ai contribuenti italiani la somma totale di 140.323.183,55 €: un finanziamento pubblico di cui se ne giovano giornali spesso sconosciuti e radio di partito.
Scorrendo l’elenco Contributi per quotidiani editi da cooperative di giornalisti si scopre che i sussidi sono stati ricevuti – tra gli altri – da quotidiani come Il Manifesto (3.248.513,90 €), il Romanista (999.293,07 €) ossia il quotidiano dei tifosi della Roma e da Verità per lo Sport (1.498.356,45 €). Gli altri quotidiani che compongono questo elenco sono principalmente quotidiani locali: i sussidi erogati solo per questo elenco arrivano all’importo totale di 33.631.334,99 €.
Aprendo l’elenco Contributi per quotidiani editi da imprese editrici la cui maggioranza del capitale sia detenuta da cooperative, fondazioni o enti morali si scopre che Avvenire (il quotidiano dei vescovi italiani) riceve un finanziamento record di 5.092.265,03 € mentre ItaliaOggi – il quotidiano giuridico edito da Class Editori che pubblica anche la rivista Capital – riceve un sussidio di 4.565.479 €. Il totale – considerando anche altri quotidiani – per questo elenco è di 32.562.208,80 €.