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Il mondo cattolico pronto alla “ribellione” ed alla “battaglia” sulle unioni civili: e meno male che non sono unioni incivili.

Si preannuncia un settembre caldo ma non dal punto di vista del meteo: quel mese in Parlamento dovrebbe arrivare (il condizionale è d’obbligo) il disegno di legge sulle unioni civili per le coppie dello stesso che andrebbe a riconoscere uno status simile in tutto e per tutto a quello delle coppie sposate. L’unica differenza sarà nel nome (non sarà un matrimonio) e nell’adozione (si potrà adottare solo il figlio del partner): in ogni caso una rivoluzione “arcobaleno” per un Paese come l’Italia che ancora non ha nessuna forma di tutela per le coppie dello stesso sesso.
Ovviamente non sono mancate le reazioni all’interno del mondo politico e furibondo è il senatore del Ncd Carlo Giovanardi, forte dei suoi 3.790 voti (4 percento) ottenuti come candidato sindaco al Comune di Modena: «La loro proposta, riservata soltanto alle coppie uomo-uomo o donna-donna che vogliono vivere more uxorio, parifica totalmente queste unioni al matrimonio, addirittura con un incomprensibile diritto alla reversibilità». Forse a Giovanardi sfugge che non tutte le coppie “uomo-uomo o donna-donna” vogliono vivere more uxorio (aldifuori del matrimonio) ma attualmente non hanno altra possibilità considerato che non esiste in Italia il matrimonio per le coppie dello stesso sesso. Resta incomprensibile perché Giovanardi consideri «incomprensibile» il diritto alla reversibilità (della pensione). Continua a leggere

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Manif pour tous a Roma….manifestazione per tutti ma non per molti.

Alla fine lo riconosce la stessa stampa cattolica: della manifestazione della Manif pour tous Italia contro la legge sull’omofobia i giornali non ne hanno dato notizia.
Infatti anche Giovanno Amato sulla Nuova Bussola Quotidiana scrive che sui giornali «della manifestazione di Piazza Santi Apostoli non vi sia traccia mediatica» nonostante la presenza di «inviati dell’ANSA» (ma anche l’Ansa non ha dato notizia dell’evento).
Insomma un vero e proprio flop ed anche Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani, ha dedicato poche righe alla notizia. Gli organizzatori parlano di 4mila presenze mentre il Quotidiano del Lazio ridimensiona a più di mille partecipanti: numeri coerenti con quelli delle altre manifestazioni avvenute in Italia.
In ogni caso numeri ben lontani da quelli di una normale manifestazione di piazza o di un Gay Pride e non si può dire che il mondo cattolico non abbia speso energie per questa “marcia su Roma” a cui hanno mostrato disinteresse gli stessi cittadini romani.
«Risvegliare l’opinione pubblica per tutelare la famiglia»: così proclamava l’onorevole Gian Luigi Gigli in un’intervista a Zenit, l’agenzia di stampa della congregazione dei Legionari di Cristo.
Lo stesso Gigli riconosceva il «pericolo di una lenta assuefazione su questi temi». «Risvegliare un’opposizione popolare serve anche a contenere le pressioni di determinate lobby»: così affermava l’esponente di Per l’Italia a Zenit. Continua a leggere