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I figli sono tutti uguali: ora lo dice anche la legge.

Con 366 favorevoli, 31 contrari e 58 astenuti la Camera ha approvato in via definitiva la legge sul riconoscimento dei figli naturali equiparando del tutto i figli naturali (ossia nati fuori dal matrimonio) a quelli legittimi (quelli nati da una coppia sposata).
Nonostante la Costituzione prescriva (art. 30) che «La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima» i figli naturali non avevano gli stessi diritti di quelli legittimi.
Chi era nato da una coppia non sposata avviava rapporti legali di parentela solo con i genitori ma non con gli altri parenti (zii e nonni): ciò aveva rilevanti effetti anche in termini successori perché i figli naturali non avrebbero potuto eventualmente ereditare.
Inoltre in caso di morte dei genitori naturali il bambino non poteva essere affidato ad eventuali parenti (con cui non aveva nessuna relazione legale) ma sarebbe andato in adozione ad estranei.
Viene a cadere inoltre la distinzione tra figli naturali e legittimi e si userà solamente il termine “figli”. La realtà dei bambini nati da coppie non sposate è considerevole: secondo Istat, il 24,5 per cento dei bambini nati nel 2011 aveva genitori non sposati mentre nel 2008 questa percentuale era del 19,6.
Questa legge è il frutto di diverse proposte di legge di deputati sia di destra che di sinistra (tra gli altri Paola Binetti, Rosi Bindi, Gabriella Carlucci ed Alessandra Mussolini). Il testo era stato approvato con una larghissima maggioranza (476 favorevoli, un astenuto e nessun contrario) il 30 giugno del 2011 alla Camera ed il testo era approdato al Senato. Continua a leggere

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Le amicizie ambigue (e “riparatorie”) su facebook dei politici cattolici

Il web ha aiutato a ridurre il divario tra cittadini e politici e molti parlamentari ormai hanno i loro siti, le loro pagine facebook ed i loro account twitter (che spesso sono gestiti non direttamente dai politici ma dalle loro segreterie).

In questo modo i cittadini possono rivolgersi direttamente ai membri del Parlamento ed interagire on line.

Un politico aperto ad interagire online sarà disposto ad avere tra i propri “amici” di Facebook anche persone di cui ignora effettivamente l’identità o l’attività.

Questo è il caso degli onorevoli Rocco Buttiglione e Paola Binetti dell’Udc e Carlo Giovanardi del Pdl che – tra i loro amici di facebook – annoverano tale “Adamo Creato”.

È opportuno fare un passo indietro. “Adamo Creato” è un sedicente ex-gay (nome di fantasia) nato nel blog cattolico fanatico Uccr.
Nel blog Uccr doveva raccontare la sua storia di ragazzo “uscito dall’omosessualità” ed è intervenuto quattro volte nel blog per poi scomparire.
La sua poco credibile storia era riuscita a meritarsi anche l’attenzione de Il Fatto Quotidiano che gli aveva dedicato un articolo.

Ovviamente si tratta palesemente di un prodotto costruito a tavolino considerato che questo personaggio – nei vari articoli scritti su Uccr – affrontava vari argomenti con nozioni (sbagliate) di genetica, psicologia, neurobiologia, storia dei diritti civili, religione, medicina, storia del diritto americano e politologia: molto difficile che tutto questo possa provenire da una sola persona.

Lo strumento per “uscire” dall’omosessualità – per Adamo Creato – sono le “teorie riparative” di Joseph Nicolosi: teorie sconfessate dall’Apa (American Psychological Association) e dalla comunità scientifica internazionale dopo ponderati studi.

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Il Parlamento sulla via di cancellare ogni distinzione tra figli naturali e legittimi: si prende atto dei cambiamenti della società

Il Parlamento si appresta ad approvare un disegno di leggeDisposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali») che equipara del tutto i figli legittimi (quelli nati da una coppia sposata) a figli naturali (ossia nati da una coppia non sposata). Paradossalmente – ad oggi – i figli naturali acquisiscono – con il riconoscimento – rapporti di parentela solo con i genitori ma non con gli altri parenti. Con l’approvazione del disegno di legge si estenderebbero i vincoli di parentela non sono solo con padri e madri, ma anche con le intere famiglie di origine, con una rilevante conseguenza ai fini successori. Continua a leggere