Ritorna l’attenzione della stampa internazionale sulla criminalità nel nostro Paese. Questa volta è il prestigioso quotidiano statunitense Washington Post ad evidenziare gli interessi della mafia nel business delle energie rinnovabili con un articolo di Anthony Faiola “Sting operations reveal Mafia involvement in renewable energy”.
Dalle indagini dei magistrati italiani emerge una criminalità organizzata sempre più moderna capace d’infiltrarsi in profondità nel settore delle energie rinnovabili (solare ed eolico) allettata anche dai finanziamenti statali.
La Sicilia a causa della sua posizione geografica ha più sole e vento rispetto alle altre regioni italiane e perciò è il territorio ideale per i pannelli fotovoltaici e le pale eoliche: negli ultimi dieci anni ha ricevuto miliardi di euro di finanziamenti per questo tipo di impianti, un fatto che di certo non è passato inosservato alle cosche mafiose dell’isola. Attualmente un terzo degli impianti eolici – assieme a molti impianti fotovoltaici – è stato sequestrato dai magistrati che hanno congelato più di due miliardi di euro ed arrestato decine di boss mafiosi, politici corrotti ed imprenditori legati alla criminalità: le indagini nel campo delle energie rinnovabili proseguono dalla Sardegna alla Puglia.
Secondo Teresa Maria Principato, procuratore aggiunto incaricato della squadra antimafia di Palermo: «Cosa Nostra si sta adattando, acquisendo conoscenze più avanzate in nuovi settori come le energie rinnovabili, che sono diventati più redditizi grazie alle sovvenzioni governative. Si sta gettando un’ombra sulla nostra industria delle energie rinnovabili». Continua a leggere
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Regionali in Sicilia: il Sud contro la mafia e gli stereotipi del passato
Rosario Crocetta, 61 anni, è stato eletto governatore della Sicilia.
Di estrazione comunista, già sindaco di Gela, un forte impegno antimafia sopravvivendo addirittura a tre attentati, cattolico ma – in contrapposizione alla dottrina cattolica – omosessuale dichiarato.
Crocetta è – assieme a Nichi Vendola – il secondo governatore italiano dichiaratamente omosessuale ed entrambi sono stati eletti in regioni meridionali in aperta smentita all’idea che le regioni meridionali siano più retrograde.
Anche Michael Day sul quotidiano britannico The Independent rileva che «lo stereotipo del macho meridionale italiano sta svanendo velocemente».
Omosessualità, lotta alla mafia e stereotipi sessuali: un intreccio di tre elementi analizzati oltre che dal The Independent anche dal Corriere della Sera e dal The Guardian.
Tom Kington sul The Guardian riporta che per Crocetta – definito «cattolico devoto» – l’Italia meridionale è soprendentemente indifferente se un politico è omosessuale: «C’è un grande rispetto per l’individuo, rendendo (il sud, ndr) meno omofobo del nord».
Sempre il quotidiano britannico rileva che Crocetta ad agosto avrebbe detto ad un intervistatore: «Dopo aver lasciato la sua prigione in Inghilterra, Oscar Wilde si rifugiò a Palermo. Considerato ciò, c’è molto che le persone devono imparare sul sud d’Italia».