«Dio mantieni la nostra terra gloriosa e libera»: sono queste alcune parole dell’inno canadese nella versione inglese mentre in quella francese c’è il riferimento anche alla croce. Forse bisognerebbe modificare l’inno nazionale almeno se si considera quanto emerge da una ricerca dell’istituto privato di studi politici, economici e sociali americano Pew Research Center che da quarant’anni monitora l’affiliazione religiosa in Canada.
I canadesi sono ancora in maggioranza cristiani: il 39 per cento si considera cattolico ed il 27 protestante. In ogni caso queste comunità religiose si sono sensibilmente ridotte dal 1971 quando l’88 per cento della popolazione si definiva cristiano (47 per cento cattolico e 41 protestante).
In questi ultimi 40 anni seppur di poco sono aumentati (dal quattro all’11 per cento) chi professa altre religioni (islam, induismo, sikhismo, buddismo, ebraismo e cristianesimo ortodosso orientale) mentre il maggior incremento (dal 4 al 24 per cento) è di chi si considera non affiliato a nessuna religione.
L’istituto di ricerca mette in evidenza che la crescita di coloro che si considerano non appartenenti a nessuna religione in Canada è simile a quanto avvenuto negli Stati Uniti: infatti in entrambi i Paesi solo una persona su venti si definiva non affiliata a nessuna religione negli anni Settanta ma – in Canada nel corso negli Ottanta e negli Stati Uniti dagli anni Novanta – è lentamente cominciato l’allontanamento dalla religione con un aumento più massiccio negli ultimi dieci anni. Continua a leggere
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Papa Bergoglio riuscirà a fermare la secolarizzazione in America latina e negli Usa?
Nonostante l’elezione di un papa argentino, la Chiesa cattolica è in profonda crisi in America Latina dove, come riporta Foreign Affairs, la percentuale dei cattolici in Brasile si attesta al 65 per cento in base al censimento del 2010 con un calo del 25 per cento rispetto al 1970. Stessa situazione per i cattolici messicani che, dal 2000 al 2010, sono passati dall’88 all’83 per cento.
Negli Usa, come rileva Pew Research Center, circa un quarto (27 per cento) dei cattolici americani si considerava “forti cattolici” lo scorso anno, in calo di oltre 15 punti a partire dalla metà degli anni Ottanta.
Il declino dei cattolici è ancora più netto quando si confronta la situazione dei protestanti, la cui forza di identificazione religiosa è in aumento negli ultimi anni. Circa la metà (54 per cento) dei protestanti americani – il doppio della quota cattolica (27%) – hanno descritto come forte la loro peculiare identità religiosa, una delle percentuali più alte mai registrate. Continua a leggere
Pew Research Center: un americano su cinque non ha legami religiosi
L’istituto privato di studi politici, economici e sociali americano “Pew Research Center” monitora constantemente attraverso ricerche sociali la religiosità negli Usa.
Dall’ultima rilevazione di ottobre emerge come il 20% dei cittadini americani si considera indifferente alla religione ed addirittura a definirsi tale è un cittadino statunitense su tre sotto i trent’anni: la percentuale più elevata nelle rilevazioni del Pew Research Center.
Il numero dei non-religiosi è aumentato del 5% negli ultimi cinque anni ed include anche quei tredici milioni di americani che si dichiarano atei o agnostici.
La maggior parte (88%) di coloro che sono indifferenti alla religione non è in cerca di un altro culto e crede che le organizzazioni religiose siano troppo legate al denaro e troppo coinvolte nella politica.
Nel dettaglio negli ultimi cinque anni sono diminuiti del 5% i protestanti e dell’1% i cattolici mentre sono aumentati del 2% coloro che professano altre fedi non cristiane (attualmente il 6%). Gli atei sono aumentati solo dello 0,8% mentre gli agnostici dell’1,2%: entrambi sono circa il 5,7% degli americani.
Passando dal medio al lungo periodo Pew Research Center rileva che il declino interessa maggiormente i protestanti che sono passati dal 62% del 1972 al 51 del 2010.
Tutto sommato si mantengono stabili i cattolici (26% nel 1972 e 25% nel 2010) beneficiando anche di flussi migratori provenienti dall’America latina (in maggioranza cattolica). Continua a leggere