Ritorna l’attenzione della stampa internazionale sulla criminalità nel nostro Paese. Questa volta è il prestigioso quotidiano statunitense Washington Post ad evidenziare gli interessi della mafia nel business delle energie rinnovabili con un articolo di Anthony Faiola “Sting operations reveal Mafia involvement in renewable energy”.
Dalle indagini dei magistrati italiani emerge una criminalità organizzata sempre più moderna capace d’infiltrarsi in profondità nel settore delle energie rinnovabili (solare ed eolico) allettata anche dai finanziamenti statali.
La Sicilia a causa della sua posizione geografica ha più sole e vento rispetto alle altre regioni italiane e perciò è il territorio ideale per i pannelli fotovoltaici e le pale eoliche: negli ultimi dieci anni ha ricevuto miliardi di euro di finanziamenti per questo tipo di impianti, un fatto che di certo non è passato inosservato alle cosche mafiose dell’isola. Attualmente un terzo degli impianti eolici – assieme a molti impianti fotovoltaici – è stato sequestrato dai magistrati che hanno congelato più di due miliardi di euro ed arrestato decine di boss mafiosi, politici corrotti ed imprenditori legati alla criminalità: le indagini nel campo delle energie rinnovabili proseguono dalla Sardegna alla Puglia.
Secondo Teresa Maria Principato, procuratore aggiunto incaricato della squadra antimafia di Palermo: «Cosa Nostra si sta adattando, acquisendo conoscenze più avanzate in nuovi settori come le energie rinnovabili, che sono diventati più redditizi grazie alle sovvenzioni governative. Si sta gettando un’ombra sulla nostra industria delle energie rinnovabili». Continua a leggere
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Bagnasco: “politici cattolici indispensabili al Paese”. Per cosa?
«È sempre doveroso che, nella vita pubblica, i cattolici siano sempre più numerosi e ben formati, come da tempo esorta il Santo Padre Benedetto XVI e i Vescovi italiani»: questo è stato l’augurio del Presidente della Cei e arcivescovo di Genova, cardinale Bagnasco durante l’omelia celebrata nella Cattedrale del capoluogo ligure.
Stupisce che il capo dei vescovi italiani si auguri solamente che i politici cattolici siano sempre più numerosi e più formati mentre non si augura affatto che siano semplicemente sempre più onesti: forse il Capo dei Vescovi italiani non è al corrente di quanto sta succedendo a Comunione e Liberazione ed al Presidente ciellino della Regione Lombardia Roberto Formigoni?
Bagnasco si augura che i politici siano sempre più numerosi in Italia ma forse dimentica che non esiste paese europeo che abbia avuto tanti capi di governo cattolici come l’Italia. Dall’8 maggio 1948 con il Governo De Gasperi della prima legislatura fino al Governo Berlusconi IV rimasto in carica fino al 16 novembre 2011, su 57 governi in 63 anni, 48 avevano come premier un cattolico e solo 9 un laico: 2 volte Spadolini, 2 Craxi, 2 Amato, 2 D’Alema, 1 Ciampi, che peraltro si dichiara cattolico. In 63 anni l’Italia è stata governata per 53 anni e mezzo da un cattolico e per 9 anni e mezzo da un laico. Dal 16 novembre 2011 è Presidente del Consiglio il cattolico Mario Monti che guida un esecutivo in cui ci sono molti esponenti del mondo cattolico (Ornaghi, Riccardi, Passera, Balduzzi).