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Ileana Calabrò, italo-argentina probabile senatrice della Repubblica per il Pdl: una politica “con i sentimenti”.

Se il governo Monti non dovesse cadere prima, gli elettori italiani saranno in ogni caso chiamati alle urne ad aprile del 2013 al termine dei cinque anni della XVI legislatura in corso.

Il fenomeno del Movimento 5 stelle e la fine del berlusconismo saranno i punti salienti delle prossime elezioni ed i partiti stanno cominciando a preparare leader, programmi e candidati.

Proprio la fine del berlusconismo lasciava pensare che era finita l’era di soubrette, artisti ed attori prestati alla politica ma la cronaca ci informa che – su invito del senatore Cacho Caselli del Pdl – nel prossimo parlamento potrebbe rappresentare gli italiani del sud america in Senato Ileana Calabrò, soubrette argentina di 46 anni.

Intervistata dal Corriere della Sera chiede di parlare «piano pianino» a causa del suo non ottimo italiano, afferma di conoscere i nostri connazionali in Argentina perché partecipa alle feste della comunità italiana dove presenta, balla e canta.
Fra i suoi “meriti” artistici quello di aver fatto parte di alcuni reality, aver vinto un disco d’oro, aver partecipato a diverse trasmissioni tv (simulando un orgasmo in una di queste ospitate).
La soubrette si dice commossa della sua nuova partecipazione politica soprattutto se pensa ai suoi nonni siciliani di Avola emigrati anni fa dall’Italia.
Pur non essendo sicura della parola “inquietudini” dice di conoscere bene la nostalgia degli immigrati italiani all’estero anche se non pensa di poter essere sempre presente alle sedute del Senato o nel lavoro in commissione: «Verrò in Italia solo in occasione delle votazioni più importanti: poi, per il resto del tempo, me ne starò qui, a Buenos Aires, vicino ai miei cari elettori italiani».
Su Beppe Grillo ed il suo movimento ha le idee molto chiare: il suo successo sarebbe dovuto al fatto che gli italiani hanno fiducia negli artisti, persone che fanno politica «senza interessi personali».
Comunque ha in mente una politica che «non si fa con i libri, ma con i sentimenti» e certamente la signora Calabrò ha grandi sentimenti infatti così chiude l’intervista: «Posso mandarle un bacio? Noi siamo così calde qui in Argentina».

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