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The Independent: il ponte sullo Stretto di Messina è un ponte verso il nulla

Il prestigioso quotidiano britannico The Independent dopo l’articolo sulla criminalità a Napoli torna a concentrarsi sulle vicende del nostro Paese: questa volta con un articolo di Michael Day sul ponte di Messina, l’opera faraonica in cantiere da decenni che dovrebbe unire la Sicilia alla Calabria.
La maggior parte degli osservatori pensa che l’opera non sarà mai realizzata eppure, pur non esistendo nulla “tra Scilla e Cariddi”, i vari progetti sono costati più di 600 milioni di euro (con cui magari si sarebbero costruiti tanti ponticelli più piccoli).
Il governo Prodi nel 2006 aveva definitivamente abbandonato il progetto ma due anni dopo Berlusconi lo rimise nell’agenda delle “grandi opere” da realizzare.
Si pensava che l’austero Monti accantonasse nuovamente il progetto di quello che molti definiscono il “ponte fantasma” ma invece il governo ha continuato a sostenere finanziariamente l’opera.
Al The Independent Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, afferma: «A vincere in questo caso è solo la lobby pro-ponte». Proprio la lobby degli affaristi, secondo Michael Day, sarebbe la spiegazione del sostegno dell’esecutivo italiano all’infrastruttura: ad essere interessati alla realizzazione sono per la maggior parte esponenti del Pdl, partito fondamentale nel sostegno al governo Monti. Continua a leggere

Regionali in Sicilia: il Sud contro la mafia e gli stereotipi del passato

Rosario Crocetta, 61 anni, è stato eletto governatore della Sicilia.
Di estrazione comunista, già sindaco di Gela, un forte impegno antimafia sopravvivendo addirittura a tre attentati, cattolico ma – in contrapposizione alla dottrina cattolica – omosessuale dichiarato.

Crocetta è – assieme a Nichi Vendola – il secondo governatore italiano dichiaratamente omosessuale ed entrambi sono stati eletti in regioni meridionali in aperta smentita all’idea che le regioni meridionali siano più retrograde.
Anche Michael Day sul quotidiano britannico The Independent rileva che «lo stereotipo del macho meridionale italiano sta svanendo velocemente».

Omosessualità, lotta alla mafia e stereotipi sessuali: un intreccio di tre elementi analizzati oltre che dal The Independent anche dal Corriere della Sera e dal The Guardian.
Tom Kington sul The Guardian riporta che per Crocetta – definito «cattolico devoto» – l’Italia meridionale è soprendentemente indifferente se un politico è omosessuale: «C’è un grande rispetto per l’individuo, rendendo (il sud, ndr) meno omofobo del nord».
Sempre il quotidiano britannico rileva che Crocetta ad agosto avrebbe detto ad un intervistatore: «Dopo aver lasciato la sua prigione in Inghilterra, Oscar Wilde si rifugiò a Palermo. Considerato ciò, c’è molto che le persone devono imparare sul sud d’Italia».

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Vuoi diventare medico e sei gay? Meglio nasconderlo.

Sei gay, asiatico o Nigeriano? Allora è meglio nasconderlo: almeno se si vuole passare l’esame di medicina al Royal College of General Practitioners di Londra.
Il quotidiano britannico The Independent riporta che la dottoressa Una Coales – membro anziano del prestigioso istituto – ha scritto una guida per neutralizzare i pregiudizi da parte degli esaminatori del college.
Nella guida, la dottoressa Coales – che è stata in corsa anche per la presidenza del College – suggerisce agli studenti omosessuali di parlare con una voce più bassa e modificare il loro linguaggio corporeo.
In una parte della guida si può leggere: «Un candidato era alla sua terza udienza e ancora nessuno gli aveva detto che i suoi manierismi, l’andatura ed il linguaggio erano troppo apertamente gay, e che lui stava affrontando un esame gestito da un membro conservatore di destra del Royal College. Così gli ho consigliato di abbassare la sua voce acuta e neutralizzare i suoi movimenti del corpo. È tornato al suo intervento, ha praticato il suo discorso fino a quando la sua voce divenne roca e ha modificato il suo linguaggio del corpo. Non solo ha passato l’esame, ma mi ha informato che ha notato una grande differenza nel modo in cui i pazienti interagivano con lui». Continua a leggere

Il ministro britannico Maria Miller: “La libertà religiosa non deve impedire l’accesso a tutti al matrimonio civile”

Dal giornale britannico The Independent il neo ministro conservatore per le Pari opportunità Maria Miller respinge le speranze dei gruppi religiosi secondo cui il governo Cameron era pronto a rimandare o ad accantonare la proposta di introdurre il matrimonio anche per le coppie omosessuali.
Avendo assunto l’incarico di ministro solamente il 4 settembre è la prima volta che Maria Miller esprime il suo punto di vista sul matrimonio omosessuale che – secondo il neo ministro – deve essere legalizzato per preservare «l’orgogliosa storia di libertà e di equità» della Gran Bretagna.
Il ministro ha ribadito che deve essere rispettata la libertà religiosa ma ciò non deve impedire di aprire a tutti il matrimonio civile.
Questa presa di posizione è un duro colpo per quei parlamentari conservatori che si oppongono all’introduzione del matrimonio omosessuale e speravano che la sua nomina nel rimpasto di governo al posto della democratica-liberale Lynne Featherstone fosse un segnale che il governo si apprestava a cambiare idea e ritardare il piano: infatti nel 2008 Maria Miller aveva votato a sfavore del piano per permettere a coppie dello stesso sesso di accedere a trattamenti di fecondazione assistita.
La legislazione dovrebbe essere introdotta in Parlamento il prossimo anno, al momento del discorso della Regina. Continua a leggere