Archivi giornalieri: novembre 15, 2012

Carlo Giovanardi contro il ministro Fornero: «Ha fatto bene il Parlamento a bocciare il reato di omofobia».

Nei giorni scorsi la Commissione giustizia del Senato ha bocciato il testo base della legge contro l’omofobia che estendeva i contenuti della legge Mancino del 1993: un anno di carcere non solo per chi istiga all’odio razziale etnico o religioso ma anche contro le persone omosessuali. Il testo è stato bloccato a seguito dell’asse formato da Lega, Pdl e Udc.

In una nota il ministro Elsa Fornero ha espresso il suo rammarico per la bocciatura: «Come Ministro delle pari opportunità, esprimo il mio profondo rammarico per la bocciatura in Commissione Giustizia della Camera della proposta di legge contro l’omofobia e la transfobia. Il riconoscimento della specificità dei reati di omofobia e transfobia rappresenta un principio di civiltà, riconosciuto con una specifica disposizione normativa. Questa è una richiesta pressante che viene dalla società civile, così come dalle istituzioni internazionali ed europee che ci sollecitano ad adottare misure adeguate per la protezione delle persone dagli intollerabili atti di violenza a sfondo omofobico e transfobico di cui purtroppo leggiamo quotidianamente».

Da Tempi il senatore del Pdl Carlo Giovanardi ha così replicato: «Io non so cosa legga il ministro ma credo i membri del governo prima di parlare dovrebbero approfondire gli argomento di cui trattano. Per quale ragione, infatti, una violenza nei confronti di un omosessuale dovrebbe essere punita più gravemente di una violenza, per esempio, nei confronti di una donna? L’unica risposta seria potrebbe essere un dilagare di episodi di omofobia o transfobia a fronte di una situazione di generale rispetto nei confronti delle donne. Nel nostro paese le cose non stanno affatto così, come si evince dai dati che emergono dalla tabella della Direzione centrale della Polizia Criminale presso il ministero degli Interni. Come si vede, infatti, circa il 90 per cento delle violenze sessuali coinvolge vittime di sesso femminile mentre soltanto il 10 per cento, compresi i casi di pedofilia, coinvolge vittime di sesso maschile, che non si sa se siano omosessuali».

Continua a leggere

The Independent: il ponte sullo Stretto di Messina è un ponte verso il nulla

Il prestigioso quotidiano britannico The Independent dopo l’articolo sulla criminalità a Napoli torna a concentrarsi sulle vicende del nostro Paese: questa volta con un articolo di Michael Day sul ponte di Messina, l’opera faraonica in cantiere da decenni che dovrebbe unire la Sicilia alla Calabria.
La maggior parte degli osservatori pensa che l’opera non sarà mai realizzata eppure, pur non esistendo nulla “tra Scilla e Cariddi”, i vari progetti sono costati più di 600 milioni di euro (con cui magari si sarebbero costruiti tanti ponticelli più piccoli).
Il governo Prodi nel 2006 aveva definitivamente abbandonato il progetto ma due anni dopo Berlusconi lo rimise nell’agenda delle “grandi opere” da realizzare.
Si pensava che l’austero Monti accantonasse nuovamente il progetto di quello che molti definiscono il “ponte fantasma” ma invece il governo ha continuato a sostenere finanziariamente l’opera.
Al The Independent Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, afferma: «A vincere in questo caso è solo la lobby pro-ponte». Proprio la lobby degli affaristi, secondo Michael Day, sarebbe la spiegazione del sostegno dell’esecutivo italiano all’infrastruttura: ad essere interessati alla realizzazione sono per la maggior parte esponenti del Pdl, partito fondamentale nel sostegno al governo Monti. Continua a leggere