Archivi giornalieri: ottobre 21, 2012

La ‘ndrangheta calabrese riaccende l’euroscetticismo della stampa britannica

Si riaccende l’attenzione della stampa internazionale sugli intrecci tra ‘ndrangheta, politica e fondi comunitari. Dopo un articolo dell’8 ottobre di Rachel Donadio sul The New York Times, questa volta interviene Colin Freeman dalle colonne del britannico The Telegraph direttamente da San Luca.

San Luca è un piccolissimo comune della provincia di Reggio Calabria immerso nella vegetazione dell’Aspromonte. Per tanti anni San Luca è stato centro di sequestri di persona e tuttora è un luogo in cui molti latitanti cercano di nascondersi dalle maglie della giustizia aiutati sia dal territorio particolarmente aspro ma anche e soprattutto dalla collaborazione della popolazione locale. A dare la caccia ai latitanti sono i baschi rossi dello squadrone eliportato Carabinieri cacciatori “Calabria” (meglio noti come “cacciatori dell’Aspromonte), un reparto speciale dell’arma dei Carabinieri con sede a Vibo Valentia.

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Dichiarazione soprendente del Movimento per la vita: «il calo degli aborti legali fa temere un aumento di quelli illegali».

La relazione annuale sull’interruzione di gravidanza ha confermato la diminuzione degli aborti rispetto all’anno precedente in linea con un trend iniziato dal 1982.
Le cifre dovrebbero far ben sperare ma non è così per il Movimento per la vita che ha presentato a Montecitorio il suo “Esame critico della Relazione ministeriale dell’8 ottobre 2012 contenente dati preliminari 2011 e dati definitivi 2010”.
Nel rapporto del Mpv si esprimono dei dubbi sulla diminuzione degli aborti illegali la cui diminuzione «non è possibile controllare e che comunque partono dal presupposto (evidenziato in qualche precedente Relazione) che se diminuiscono gli aborti legali devono diminuire anche quelli illegali». Nel rapporto si considera che «tale presupposto è irragionevolissimo, perché, anzi, si può presumere che proprio il calo numerico delle Ivg legali fa temere un aumento di quelle illegali».
Il ragionamento del Movimento per la vita è condivisibile: in effetti una donna che voglia accedere all’aborto e che sia impossibilitata di poterlo fare legalmente (magari per la presenza di medici obiettori) ricorrerà ad aborti illegali (ed insicuri). Continua a leggere